Advertisement

Francia, l’Ordinariato per i cattolici di rito orientale compie 70 anni

Istituito da Pio XII, l’Ordinariato è casa per tutti i gruppi di cattolici di rito orientale che non hanno un ordinario.

Ordinariato Chiesa Orientali Francia | La sede dell'Ordinariato di Francia per le chiese orientali a Parigi | Wikimedia Commons Ordinariato Chiesa Orientali Francia | La sede dell'Ordinariato di Francia per le chiese orientali a Parigi | Wikimedia Commons

Non è sicuramente un caso che, tra le reliquie inserite all’interno dell’altare della cattedrale di Notre Dame a Parigi, ci siano anche quelle del Beato Vladimir Ghika. Ghika era romeno, e rappresenta in qualche modo quella connessione tra Oriente e Occidente che ha sempre caratterizzato la Chiesa di Francia. Un po’ come la rappresentano le Missions Etrangéres, con le loro attività in Asia e in tutto il mondo.

La Francia, alla fine, è anche luogo di accoglienza dei rifugiati di tutto il mondo. E così, nel 1954, Pio XII stabilì un Ordinariato per i fedeli orientali residenti in Francia che non hanno un proprio vescovo. Una scelta importante, considerando che al tempo c’era la Cortina di Ferro, e molti fedeli di rito orientale emigravano verso l’occidente, cercando una libertà religiosa che non potevano più vivere in patria.

Ma non solo. Le comunità orientali, a metà del XX secolo, vivevano un vero e proprio esodo da Iraq, Siria, Libano, Eritrea, colpite dai drammi che colpivano il Medio Oriente.

Ordinario dei cattolici orientali in Francia è, da sempre, l’arcivescovo di Parigi, che in questo momento è Laurent Ulrich. Il suo vicario per i cattolici orientali è monsignor Pascal Gollnisch, che è anche il presidente de L’Œuvre d’Orient, l’organizzazione di sostegno alle Chiese orientali che ha base in Francia.

In occasione del settantesimo anniversario, si è riunito il Consiglio Permanente dei vescovi di Francia, il clero e i fedeli cattolici orientali.

Advertisement

L’Ordinariato in Francia è una finestra sul mondo. Valorizza gli altri volti della Chiesa cattolica, la cui identità è preservata e promossa dall’Ordinariato. Istituisce in Francia le parrocchie di rito orientale, dando gli opportuni indirizzi pastorali. Aiuta ad accogliere i rifugiati e a integrarli nella società francese. Preserva il patrimonio immateriale minacciato dalle crisi politiche e umanitarie in Medio Oriente.

Il primo ordinario fu il Cardinale Feltin, arcivescovo di Parigi. Questi fondò la maggior parte delle parrocchie di rito orientale in Francia, nominando i primi curati. L’Ordinariato, avendo giurisdizione sulle parrocchie di rito orientale di Francia, lavora in stretto rapporto con il Dicastero vaticano per le Chiese Orientali, ma anche con patriarchi e visitatori apostolici per l’Europa, nonché con le diocesi latine in cui sono presenti comunità orientali. In pratica, l’Ordinariato è una cosiddetta diocesi pastorale.

L'Ordinariato riunisce oggi circa 150.000 fedeli delle Chiese caldea, siriaca e melchita, ma anche siro-malabarese, ge'ez eritrea, copti cattolici, greco-cattolici romeni, greco-cattolici ellenici e russi bizantini. Solo la Chiesa armena, quella ucraina e, più di recente, quella maronita hanno un proprio vescovo.