Roma , sabato, 12. marzo, 2016 9:30 (ACI Stampa).
Gli italiani sono a digiuno della realtà demoniaca. E’ un vero e proprio allarme quello che Padre Cipriano De Meo, frate cappuccino ed esorcista, lancia in questa intervista con Acistampa. Classe 1924, sacerdote dal 1949, inizia il suo ministero di esorcista nel 1952. È stato Presidente dell'Associazione Internazionale degli Esorcisti ed attualmente è vice-postulatore della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Padre Matteo da Agnone.
Una domanda che può sembrare banale ma che in realtà non lo è: in cosa consiste l’attività di un esorcista?
L’attività dell’esorcista, ossia di quel sacerdote preparato a svolgere questo apostolato, fa riferimento specifico ai vari passi del Vangelo in cui Gesù, oltre a combattere satana, dà ai suoi discepoli il mandato di cacciare i demoni. Questo apostolato richiede una profonda preparazione sia spirituale, sia pratica. Per tale motivo, con il permesso e l’autorizzazione del mio Vescovo, per tredici anni, ho portato avanti una Scuola per esorcisti. Ho cercato di preparare soprattutto coloro i quali erano all’inizio di questo ministero. Naturalmente, si richiede la conoscenza delle leggi della Chiesa, ossia del relativo rituale. Per quanto riguarda la preparazione spirituale dell’esorcista, si richiede tanta umiltà e la convinzione che non siamo noi esorcisti a cacciare il demonio, il quale combatte Cristo. Noi siamo chiamati a combattere a favore di Cristo.
Che percezione hanno gli italiani, in base alla sua esperienza, del demonio?
Gli italiani sono a digiuno completo della realtà demoniaca. Facilmente, danno importanza alle chiacchiere di maghe e maghetti, dimenticando le armi che il Signore mette a nostra disposizione. La Chiesa, infatti, vuole una vita di preghiera. Non solo da parte del sacerdote, ma anche del fedele che chiede l’intervento dell’esorcista, beneficiando dell’aiuto dei familiari. A mio avviso, questa ignoranza degli italiani (e non solo) è dovuta al silenzio dei sacerdoti sulla presenza demoniaca insegnata dal Vangelo. Spesso, infatti, il nostro popolo dà più importanza a un dubbio o ad una incertezza, invece di darla al peccato in cui vivono. È assolutamente fondamentale estirpare il peccato e vivere in grazia di Dio.