Pechino , giovedì, 30. gennaio, 2025 18:00 (ACI Stampa).
Uno speciale “Anno di grazia” per la cattedrale dell’Immacolata Concezione di Pechino, nel 420esimo anno della fondazione ad opera di Matteo Ricci, ma anche, significativamente, nell’Anno del Giubileo dedicato alla speranza.
Un giubileo nel giubileo, per una Chiesa in Cina che sembra vivere una doppia vita. C’è la Chiesa che vive all’aperto, che apprezza l’accordo tra Santa Sede e Pechino sulla nomina dei vescovi, e che si trova in alcuni casi ad appoggiare l’operato nazionalista del governo. E c’è una Chiesa che non può considerarsi sotterranea, specialmente ora che tutti i vescovi sono in comunione con Roma, ma che di certo non riesce a vedere di buon occhio le nomine episcopali proposte da Pechino e accettate da Roma, sebbene il meccanismo si sia oliato nel corso degli anni, e in questa fase le tensioni sull’asse Roma – Pechino siano ridotte al minimo.
Si inserisce in questo contesto il Giubileo della Cattedrale dell’Immacolata Concezione, che Matteo Ricci fondò durante la sua permanenza a Pechino orami 420 anni fa.
L’anno è cominciato lo scorso 14 gennaio, con una Messa officiata da padre Peter Zhao Jianmin, un sacerdote della diocesi che ha studiato a Pechino. Questi ha ricordato nell’omelia la “saggezza, il coraggio e la dedizione” di Matteo Ricci, che “hanno lasciato un segno profondo su tutti noi”.
Oltre a Ricci, Zhao ha sottolineato anche le testimonianze di vita del beato Odorico di Pordenone (1286 – 1331) e del Beato James Zhou Wenmo (morto martire in Corea nel 1795), le quali “hanno rafforzato la nostra fede e rinnovato il nostro impegno a proclamare il Vangelo”.