Città del Vaticano , mercoledì, 29. gennaio, 2025 14:00 (ACI Stampa).
I cattolici in Finlandia sono meno di una minoranza, appena lo 0,2 per cento. Eppure, il loro contributo, specialmente in ambito ecumenico, è forte in una Finlandia che dal 1985 invia una delegazione di tutte le confessioni cristiane a Roma in occasione della festa di Sant’Enrico.
Parlando con ACI Stampa, Raimo Goyarrola, dal settembre 2023 vescovo di Helsinki, racconta la storia di questa tradizione e quale è il contributo che i cattolici possono dare alla nazione.
In che modo la tradizione dell'udienza in Vaticano nella festa di Sant'Enrico ha migliorato i rapporti ecumenici in Finlandia?
Dal 1985, il Santo Padre riceve la delegazione ecumenica dalla Finlandia, che comprende un vescovo luterano accompagnato da un piccolo gruppo di pastori, un vescovo ortodosso accompagnato da una persona e il vescovo cattolico accompagnato da un'altra. Questo pellegrinaggio è stato interrotto solo durante l'anno della pandemia di Covid. Per tutti i membri di questa delegazione, è un dono davvero meraviglioso. L'udienza con il Papa è il momento clou della settimana, atteso con gioia e trepidazione da tutti. Questa settimana di convivenza, condivisione dei pasti, conversazione e preghiera insieme amplia gli orizzonti nell'ecumenismo, rafforzando ciò che ci unisce e appianando ciò che ci divide. È sia un grande dono di Dio che una profonda responsabilità. I pregiudizi o le incomprensioni storiche si dissolvono attraverso la grazia di Dio e l'amicizia che nasce. Questa è l'essenza dell'ecumenismo: amicizia con Dio attraverso la preghiera condivisa e l'amicizia tra di noi, ottenuta ascoltando e parlando con fiducia e apertura.
Quale è la grande sfida per la piccolissima comunità cattolica in Finlandia? Quali sono i segnali di speranza?