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Papa Francesco, pieni di stupore, apriamo il cuore e la mente ad ascoltare Gesù

La omelia del Papa nella messa per la Domenica della Parola di Dio

Papa Francesco |  | Daniel Ibanez/ EWTN
Papa Francesco | Daniel Ibanez/ EWTN
Papa Francesco |  | Daniel Ibanez/ EWTN
Papa Francesco | Daniel Ibanez/ EWTN

"La salvezza che Egli ci dona non è ancora attuata pienamente; e tuttavia guerre, ingiustizie, dolore, morte non avranno l’ultima parola sui popoli della terra e sulla nostra storia: il Vangelo è infatti parola viva e certa, che mai delude". Papa Francesco commenta così il Vangelo di oggi, con Gesù bella sinagoga di Nazaret.

La celebrazione in San Pietro è stata dedicata alla  Domenica della Parola di Dio che quest’anno ha per tema: “Spero nella Tua parola” (Sal 119, 7 4) e al Giubileo del Mondo della Comunicazione.

Così come gli ebrei al tempo di Gesù, dice il Papa, anche noi "pieni di stupore, apriamo il cuore e la mente ad ascoltarlo". E par stupore il Papa dice, si intende arrivare al cuore, la Parola di Dio sempre ci rinnova.

Il Papa parla di "cinque azioni che caratterizzano la missione del Messia: una missione unica e universale; unica, perché Lui solo la può compiere; universale, perché vuole coinvolgere tutti".

Francesco ripercorre le pagine del Vangelo e parla di carità, misericordia, di compassione, che è lo stile di Dio. Dice di essere testimoni "appassionati di pace, di solidarietà, di riconciliazione"; di coerenza della vita, di "conversione del cuore, all’onestà del pensiero e alla perseveranza nella prova" e di "un tempo nuovo, che non consuma la vita, ma la rigenera". Perché  il Signore "non ci ha parlato come a muti ascoltatori, ma come a testimoni, chiamandoci ad evangelizzare in ogni tempo in ogni luogo". Il Papa ricorda come sempre di portare sempre con sè un testo del Vangelo per leggerlo durante il giorno.

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Il Papa ha anche ricordato che  nella celebrazione quaranta uomini e donne ricevono l'incarico del del lettorato "un particolare ufficio, che vi mette a servizio della fede" si legge nella liturgia.