Città del Vaticano , domenica, 26. gennaio, 2025 10:13 (ACI Stampa).
"La salvezza che Egli ci dona non è ancora attuata pienamente; e tuttavia guerre, ingiustizie, dolore, morte non avranno l’ultima parola sui popoli della terra e sulla nostra storia: il Vangelo è infatti parola viva e certa, che mai delude". Papa Francesco commenta così il Vangelo di oggi, con Gesù bella sinagoga di Nazaret.
La celebrazione in San Pietro è stata dedicata alla Domenica della Parola di Dio che quest’anno ha per tema: “Spero nella Tua parola” (Sal 119, 7 4) e al Giubileo del Mondo della Comunicazione.
Così come gli ebrei al tempo di Gesù, dice il Papa, anche noi "pieni di stupore, apriamo il cuore e la mente ad ascoltarlo". E par stupore il Papa dice, si intende arrivare al cuore, la Parola di Dio sempre ci rinnova.
Il Papa parla di "cinque azioni che caratterizzano la missione del Messia: una missione unica e universale; unica, perché Lui solo la può compiere; universale, perché vuole coinvolgere tutti".
Francesco ripercorre le pagine del Vangelo e parla di carità, misericordia, di compassione, che è lo stile di Dio. Dice di essere testimoni "appassionati di pace, di solidarietà, di riconciliazione"; di coerenza della vita, di "conversione del cuore, all’onestà del pensiero e alla perseveranza nella prova" e di "un tempo nuovo, che non consuma la vita, ma la rigenera". Perché il Signore "non ci ha parlato come a muti ascoltatori, ma come a testimoni, chiamandoci ad evangelizzare in ogni tempo in ogni luogo". Il Papa ricorda come sempre di portare sempre con sè un testo del Vangelo per leggerlo durante il giorno.