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Papa Francesco, i seminari siano spazi favorevoli alla crescita dei sacerdoti

L'udienza del Pontefice ai Rettori dei Seminari maggiori e propedeutici di Francia

L'udienza di oggi di Papa Francesco | L'udienza di oggi di Papa Francesco | Credit Vatican Media L'udienza di oggi di Papa Francesco | L'udienza di oggi di Papa Francesco | Credit Vatican Media

“Sono lieto di accogliervi in ​​occasione del vostro pellegrinaggio giubilare, durante il quale vi siete riuniti per riflettere sulla formazione sacerdotale. Questa è un cammino di discernimento in cui voi svolgete un ruolo essenziale. Siete come l’anziano sacerdote Eli che disse al giovane Samuele: «Se ti chiamerà, dirai: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”» (1 Sam 3,9). Voi siete la presenza rassicurante, la bussola per i giovani affidati alle vostre cure”. Con queste parole Papa Francesco ha accolto in udienza in Vaticano i Rettori dei Seminari Maggiori di Francia in ​​occasione del loro pellegrinaggio giubilare.


Nelle parole di Papa Francesco l’attenzione per i seminari che possono dare “una testimonianza coerente di vita cristiana” e diventare così “uno spazio favorevole alla crescita del futuro sacerdote”
se viene assicurata la “cura della qualità e dell’autenticità delle relazioni umane che vi si vivono, simili a quelle di una famiglia, con tratti di paternità e fraternità”. 

Il Pontefice ha ricordato inoltre che i candidati al sacerdozio “che si presentano al seminario sono, oggi più che mai, molto diversi gli uni dagli altri”. Alcuni sono molto giovani, “altri hanno già una lunga esperienza di vita; alcuni hanno una fede radicata da molto tempo e una fede matura, per altri è molto recente”. E poi offre una sorta di identikit del seminarista di oggi che “provengono da contesti sociali e familiari diversi, da culture diverse” e, soprattutto, “hanno avvertito la chiamata all’interno dei tanti movimenti spirituali che la Chiesa oggi conosce”. 

Altro tema affrontato, quello della formazione: “umana, spirituale, intellettuale e pastorale”. Questa, la sfida per il Pontefice. Il compito viene definito da Papa Francesco “non è facile”. E a tal riguardo continua che è importante che “le équipes di formazione accettino questa diversità, che sappiano accoglierla e accompagnarla”. Non si deve “avere paura della diversità”. L’obiettivo del seminario, ha ricordato Francesco, è chiaro: “Formare discepoli missionari ‘innamorati’ del Maestro, pastori ‘con l’odore delle pecore’ che vivano in mezzo a esse per servirle e portare loro la misericordia di Dio”. 

Poi focalizza l'attenzione su tre punti: il primo è quello di aver cura che nel candidato si formi una vera libertà interiore;  il secondo punto è quello della maturazione "nel candidato di un’umanità equilibrata e capace di relazioni umane"; ultimo, "il deciso orientamento della vocazione sacerdotale alla missione".

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