Città del Vaticano , domenica, 6. marzo, 2016 19:10 (ACI Stampa).
“Questi sono i martiri di oggi! Non sono copertine dei giornali, non sono notizie: questi danno il loro sangue per la Chiesa. Queste persone sono vittime dell’attacco di quelli che li hanno uccisi e anche dell’indifferenza, di questa globalizzazione dell’indifferenza, a cui non importa”.
Così il Papa oggi dopo la preghiera dell’ Angelus ha ricordato le quattro Missionarie della Carità uccise in Yemen venerdì scorso.
Il Papa sabato a mezzogiorno è andato a recitare la preghiera dell’ Angelus con le consorelle delle suore uccise nella “ Casa dono di Maria” che si trova in Vaticano ed è gestita proprio dalle suore dell’ordine fondato da Madre Teresa.
Le quattro suore, come ha riportato la agenzia Fides, organo delle Pontificie Opere Missionarie, “sono state trucidate da un commando di uomini armati che ha attaccato questa mattina la struttura dove assistevano anziani e disabili, nella città yemenita di Aden. Lo confermano all'Agenzia Fides fonti del Vicariato apostolico dell'Arabia meridionale. Oltre alle suore, sono rimasti uccisi durante l'attacco terrorista anche l'autista e almeno due altri collaboratori della comunità, mentre è scampata alla morte la superiora del convento. Tra le vittime, anche anziani e disabili assistiti dalla comunità. Il bilancio complessivo, secondo fonti locali, è di almeno 16 vittime, mentre per ora non si hanno notizie del sacerdote salesiano indiano Tom Uzhunnalil, che risiedeva presso il convento delle suore, dopo che la chiesa dove viveva era stata saccheggiata e data alle fiamme da uomini armati non identificati.
Due delle suore uccise erano ruandesi, una era indiana e la quarta veniva del Kenya.