Città del Vaticano , lunedì, 27. marzo, 2017 16:00 (ACI Stampa).
All’inizio della IV settimana di Quaresima si arriva al Celio. Nella La basilica dei Santi Quattro Coronati è da secoli il centro di un importante monastero di monache agostiniane. La chiesa è conosciuta con questo nome dal 595.
I quattro santi vengono descritti dalle leggende come soldati o come fabbri provenienti dalla Pannonia, ed erano venerati a Roma già dall’inizio del IV secolo nel cimitero del Santi Marcellino e Pietro accanto al Mausoleo di Elena. L’abside della chiesa è del IV secolo, ma il resto della chiesa attuale risale al XII secolo e Papa Pasquale II (1099-1118).
La sua chiesa contiene solo una parte della navata centrale di una chiesa molto grande a tre navate, di cui si vedono alcuni muri nelle pareti dei due cortili che precedono l’ingresso della chiesa. Al 1246 risale l’oratorio di San Silvestro nel secondo cortile, famoso per un ciclo pittorico che rappresenta la leggenda di Costantino e Silvestro. Scavi recenti hanno svelato i resti di un grande battistero del V secolo di forma circolare e dal diametro di 12 metri.
Le religiose Agostiniane sanno da tempo alternare la loro pietà contemplativa a gesti di tanta carità proprio nell'antico chiostro costruito dai marmorai cosmateschi e vicino al monastero del quale parte delle venerande mura erano navate del tempio che Papa Pasquale II dedicò poi ai Quattro Martiri riducendone l'area.