San Gallo , lunedì, 7. marzo, 2016 10:30 (ACI Stampa).
A Malta, venticinque responsabili nazionali per la catechesi di diciotto Conferenze episcopali in Europa si sono incontrati per uno scambio sullo stato della catechesi, il catecumenato e l’anno della misericordia. L’incontro, promosso dalla sezione “catechesi” della Commissione CCEE “Catechesi, Scuola e Università” – sezione guidata da Mons. Đuro Hranić, Arcivescovo di Dakovo-Osijek (Croazia)- ha costituito la prima tappa del processo che porterà i responsabili nazionali per la catechesi, la scuola, l’università, le vocazioni e per la pastorale giovanile di tutte le Conferenze episcopali in Europa a incontrarsi congiuntamente nella primavera del 2017 in un Simposio sull’accompagnamento dei giovani nel loro cammino di fede.
A Malta si è discusso innanzitutto di catecumenato. In questo ambito, sempre più la distinzione tra primo annuncio e ri-evangelizzazione tende ad attenuarsi. In alcuni Paesi, l’aumento di catecumeni è strettamente connesso al fenomeno migratorio e a quello delle conversioni. In effetti, è in aumento il numero di migranti e/o rifugiati di religione musulmana che chiedono il battesimo o di accostarsi semplicemente al cristianesimo per “delusione-rifiuto” della propria religione. Il fenomeno è molto complesso e ha radice molto profonde da rintracciare nella formazione della propria identità religiosa. La sfida in questi casi sta anche nel discernere il vero cammino di fede, dalla giusta volontà d’integrazione o addirittura dalla speranza che la nuova “identità cristiana” possa favorire l’ottenimento di documenti o lo status di rifugiato.
Altro tema ricorrente nei rapporti è stato quello della relazione tra catechesi e identità ecclesiale: oltre alla preparazione ai sacramenti e alla trasmissione del contenuto di fede, la catechesi è chiamata oggi a investire di più sul senso e le modalità di appartenenza ecclesiale. Spesso evocato è stato inoltre il tema del battesimo dei bambini alla luce del documento Pastoralis Actio. In molti rapporti è stato poi sottolineato il ruolo che hanno i media nella catechesi, nella trasmissione e nell’annuncio cristiano, così come la catechesi alle persone con diverse abilità che ha compiuto molti passi negli ultimi anni.
Se la parrocchia è il luogo privilegiato dove si svolge la catechesi, dai rapporti emerge anche l’enorme sforzo della Chiesa di svolgere la catechesi in altri luoghi.
Nell’anno della Misericordia, gli uffici nazionali sono stati attivi nel predisporre vario materiale per facilitare la partecipazione all’evento ecclesiale, in particolare nell’apertura delle “porte sante” e per l’accostamento al sacramento della riconciliazione.