Città del Vaticano , domenica, 15. febbraio, 2015 12:28 (ACI Stampa).
Sarà probabilmente nominata una commissione di esperti per definire il testo della riforma della Curia, e poi lo stesso tempo dovrebbe essere passato a una commissione di cardinali. Questo perlomeno quello che risulta dalle discussioni dei cardinali che, riunitisi in concistoro il 12 e il 13 febbraio, hanno ascoltato i primi progetti di riforma della Curia del Consiglio dei Cardinali e tirato le loro conclusioni.
La bozza presentata dal vescovo Marcello Semeraro di Albano non era un progetto definitivo, e non lo era nemmeno quando, il 24 novembre, lo stesso coordinatore del Consiglio dei Cardinali lo aveva presentato alla riunione dei capidicastero. Allora, la mancanza di una base teologica aveva suscitato molte critiche dai capi dicastero, che lamentavano una mancanza di visione. La nuova bozza presentata il 12 febbraio includeva – ha spiegato padre
Federico Lombardi, direttore della Sala Stampa della Santa Sede – “una parte in cui venivano presentate le basi teologiche della riforma.”
Si parla di due super-Congregazioni, e ognuna di queste dovrebbe essere composta da cinque segreterie, andando ad accorpare almeno sei diversi dicasteri della Curia Romana. La Congregazione Carità, Giustizia e Pace sarà composta dalle segreterie di: Giustizia e Pace, Cor Unum, Migranti, Ecologia Umana, Pastorale Sanitaria; la Congregazione Laici, Famiglia e Vita sarà composta dalle segreterie di: Laici, Famiglia e Vita, Donne, Giovani e Movimenti Ecclesiali.
Andranno ad inglobare i Pontifici Consigli di Giustizia e Pace, Cor Unum, Migranti e Itineranti, Famiglia, Laici, Pastorale Sanitaria. L’idea è anche quella di affidare a dei laici la guida di queste segreterie. L’accorpamento, va da sé, ha un significato soprattutto economico, e prevede una razionalizzazione dei costi.
Razionalizzazione che è stata presentata anche dal Comitato della Comunicazione. Il segretario del Comitato, Mons. Paul Tighe, che è anche segretario del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, ha presentato durante la riunione del Consiglio dei Cardinali che si è tenuta dal 9 all’11 febbraio un “interim report” del Comitato. Si prevede il
taglio di circa 200 persone, lo stabilimento di una unica “newsroom” che coordini in maniera centralizzata i contenuti editoriali dei media vaticani, e un maggiore utilizzo della tecnologia.