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Papa Francesco: "I leader religiosi devono orientare l’umanità a rinunciare alla violenza"

E’ stata pubblicata stamane l’udienza che il Papa ha tenuto lunedì scorso 13 gennaio ospitando la Delegazione Buddista della Mongolia

Papa Francesco |  | Daniel Ibanez EWTN Papa Francesco | | Daniel Ibanez EWTN

E’ stata pubblicata stamane l’udienza che il Papa ha tenuto lunedì scorso 13 gennaio ospitando la Delegazione Buddista della Mongolia.

“La vostra prima visita in Vaticano – ha detto Papa Francesco - riveste un significato particolare, perché riflette i rapporti amichevoli e duraturi tra la Santa Sede e il nobile Popolo della Mongolia, amicizia che ho avuto il privilegio di sperimentare durante il mio Viaggio Apostolico nel vostro Paese nel 2023. Uno dei momenti culminanti di quella visita è stato l'Incontro Interreligioso, in cui abbiamo riflettuto sul profondo anelito spirituale proprio di tutti gli uomini e donne, che possiamo paragonare a una grande unione di fratelli e sorelle che camminano nella vita con gli occhi rivolti al cielo. Oggi perciò vi do il benvenuto come fratello di tutti voi, in nome della comune ricerca religiosa”.

“Facendo rivivere le pratiche spirituali tradizionali e integrandole nello sviluppo della nazione – ha aggiunto - la Mongolia ha recuperato il suo ricco patrimonio religioso, dimostrando al tempo stesso il suo sforzo per una riuscita transizione democratica. Inoltre il vostro impegno a favore della libertà religiosa e del dialogo tra le differenti confessioni ha coltivato un ambiente di rispetto reciproco per tutte le tradizioni, favorendo una società arricchita non solo dalla prosperità materiale, ma anche da valori essenziali alla solidarietà fraterna. Promuovendo questi valori, le religioni svolgono un ruolo fondamentale nella costruzione di una società giusta e coesa”.

Il Giubileo – ha proseguito il Pontefice – “ci richiama all’obiettivo condiviso di costruire un mondo più pacifico, che promuova l’armonia tra i popoli e nei confronti della nostra casa comune. Il desiderio universale della pace sfida tutti noi ad agire concretamente: in particolare, come leader religiosi radicati nei nostri rispettivi insegnamenti, abbiamo la responsabilità di orientare l’umanità a rinunciare alla violenza e ad abbracciare una cultura di pace”.

“Vi incoraggio – ha concluso il Papa - a perseverare nel promuovere questi principi e nel rafforzare le relazioni con la Chiesa Cattolica in Mongolia, per il bene della pace e della prosperità di tutti”.

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