Jining , mercoledì, 15. gennaio, 2025 16:00 (ACI Stampa).
Alla fine dello scorso anno, c’erano solo venticinque sacerdoti in Cina ordinati prima della nascita della Repubblica Popolare Cinese del 1949. Dal 30 dicembre, sono solo 24. In quel giorno è morto, infatti, il padre verbita Giuseppe Guo Fude, a quasi 105 anni. È stato in carcere tre volte per un totale di 25 anni complessivi, ma ha sempre rifiutato di collaborare con il regime comunista.
Guo Fude era nato l’1 febbraio 1920. La sua era una famiglia di ferventi cattolici, e lui anche, all’età di 13 anni, entrò nel seminario minore di Yanzhou, da dove visse anche l’invasione giapponese.
Nel 1941, a ventuno anni, passò al seminario maggiore di Daizhuang, e viene ordinato sacerdote il 13 aprile 1947 insieme ad altri due compagni. Il vescovo che lo ordinò era un missionario verbita tedesco, Theodor Schu, che lo inviò poi a perfezionare i suoi studi a Manila, nel seminario dei Padri Verbiti.
Nel 1950, padre Guo Fude rientrò in Cina, per vivere il momento difficile della persecuzione comunista con la sua gente. Una scelta non facile, riporta Asia News, citando stralci di un suo memoriale.
“Non accettai – scriveva padre Guo Fude – di partecipare ad attività di denuncia contro altri membri del clero e mi rifiutai di collaborare con le autorità. E nel 1959, durante il movimento di ‘riforma ideologica’, fui arrestato e trascorsi otto anni e mezzo in prigione, accusato di attività eversiva contro lo Stato”.