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L'Ave Maria spiegata a Sant'Andrea delle Fratte

Una lezione-conferenza di Don Giovanni Emidio Palaia, docente presso la LUMSA, accademico della Pontificia Accademia di Teologia e della Pontificia Accademia Mariana Internazionale

La locandina dell'evento | La locandina dell'evento | Credit Santuario Madonna del Miracolo La locandina dell'evento | La locandina dell'evento | Credit Santuario Madonna del Miracolo

La chiesa-santuario della Madonna del Miracolo si prepara al 20 gennaio prossimo, Solennità della Madonna del Miracolo. E lo fa oltre che con la Novena, anche con alcuni importanti appuntamenti. Uno di questi, si è svolto ieri pomeriggio con grande affluenza di pubblico. Nel titolo, già tutto: "Ave Maria. Compendio della speranza cristiana", una conferenza tenuta da Don Giovanni Emidio Palaia, docente presso la LUMSA, accademico della Pontificia Accademia di Teologia e della Pontificia Accademia Mariana Internazionale, che nel suo prezioso intervento ha intrecciato prospettive teologiche, filosofiche, artistiche e spirituali, offrendo una visione unica della preghiera mariana.

Attraverso l’analisi di cinque lenti mariologiche – mariologia, teologia, spiritualità, filosofia, benessere e santità – il relatore ha esplorato l’Ave Maria come simbolo universale di speranza, collegandola alle vite di figure storiche e santi come San Domenico, Luigi Maria Grignion de Montfort, San Francesco d’Assisi e Carlo Acutis. Sono state citate anche alcune importanti figure femminili come quella di Edith Stein (con la sua opera "Scientia Crucis", ha evidenziato come Maria rappresenti il ponte tra l’umanità e la grazia divina); Caterina da Siena (che nelle sue "Lettere" si rivolge a Maria come la “porta della speranza che non si chiude mai”) e, infine, Ildegarda di Bingen che descrive Maria come “l’aurora della salvezza”. 

Interessanti, poi, cinque prospettive mariologiche che hanno fatto da filo conduttore all'evento-conferenza: 1. Mariologia: la madre della speranza; 2. Teologia: il legame con Cristo; 3. Spiritualità: il respiro della preghiera; 4. Filosofia: la speranza escatologica; 5. Benessere: Maria, madre della consolazione. 
 
Uno dei temi fondamentali della lezione di Palaia è stato, dunque, quello della speranza: di questo intreccio con la famosa preghiera mariana: "L’Ave Maria, vista sotto la lente dell’antropologia filosofica, emerge come una preghiera che raccoglie in sé tutta la tensione esistenziale e speranzosa dell’essere umano, che vive nella fiducia di un futuro di salvezza. La speranza cristiana non è un concetto che si limita a un desiderio futuro, ma è una realtà che si realizza nel presente attraverso la fiducia in Maria come mediatrice e nella certezza che la salvezza è già stata compiuta", così ha spiegato Don Palaia. 

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Una serata dalla quale è stato facile ritornare a casa recitando quella preghiera così importante per ogni fedele: "Ave Maria, piena di Grazia...". 
 
 
 


 

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