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Il Papa: "Siamo più simili ai pastori o a coloro che non aprono le porte del loro cuore?"

Epifania del Signore, Angelus del Papa

Un bambinello durante l'Angelus |  | Vatican Media / ACI Group Un bambinello durante l'Angelus | | Vatican Media / ACI Group

Subito dopo la celebrazione della Santa Messa nella Solennità dell’Epifania del Signore, Papa Francesco si affaccia alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare l’Angelus con i fedeli in Piazza San Pietro. "Oggi la Chiesa celebra la manifestazione di Gesù, e il Vangelo si concentra sui Magi", dice subito il Papa.

"Se facciamo attenzione, scopriamo una cosa un po’ strana: mentre quei sapienti da lontano arrivano a trovare Gesù, quelli che sono vicini non muovono un passo verso la grotta di Betlemme. Attirati e guidati dalla stella, i Magi affrontano spese ingenti, mettono a disposizione il loro tempo e accettano i rischi e le incertezze che a quei tempi non mancavano mai. Eppure superano ogni difficoltà per arrivare a vedere il Re Messia, perché sanno che sta avvenendo qualcosa di unico nella storia dell’umanità e non vogliono mancare all’appuntamento", spiega il Pontefice.

"Invece quelli che vivono a Gerusalemme, che dovrebbero essere i più felici e i più pronti ad accorrere, rimangono fermi", continua il Papa insistendo sulla differenza di atteggiamento.

Per questo poi il Pontefice domanda: "Noi, oggi, a quale categoria apparteniamo?Siamo più simili ai pastori, che la notte stessa vanno in fretta alla grotta, e ai Magi d’oriente, che partono fiduciosi alla ricerca del Figlio di Dio fatto uomo; o siamo più simili a coloro che, pur essendo fisicamente vicinissimi a Lui, non aprono le porte del loro cuore e della loro vita, rimangono chiusi e insensibili alla presenza di Gesù?".

Il Papa parla poi del 4 re mago, che non è arrivato da Gesù perchè si è fermato a dare da mangiare ai poveri.

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"Chiediamo alla Vergine Maria che ci aiuti, affinché, imitando i pastori e i Magi, sappiamo riconoscere Gesù vicino a noi, nell’Eucaristia, nel povero, nell’abbandonato", conclude il Papa.
Subito dopo la preghiera dell'Angelus il Papa passa ai consueti saluti. "Accolgo con gioia i partecipanti al Corteo dei Magi, da Amelia e comuni limitrofi". E anche quello dei Re Magi. "Non dimentichiamo di pregare per la pace", conclude il Papa.