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Francesco Lorenzi dei "The Sun": "Fare ponte tra mondo cristiano ed evangelico"

"Il segreto del successo di questa serie è Dio"

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‘Il segreto del successo di questa serie è Dio. E un altro ruolo importate lo svolge lo Spirito Santo’:
lo ha affermato nei giorni scorsi a Tv2000 l’attore Jonathan Roumie che interpreta Gesù nella serie
‘The Chosen’ in onda sull’emittente della Cei da venerdì 6 dicembre, che prosegue: “Raccontiamo
delle storie, che il pubblico ha un bisogno enorme di riscoprire: una forma di narrazione ampia e
articolata su Gesù, la sua vita, il suo ministero, la sua missione con una grande profondità umana”.

‘The Chosen’, serie diretta dal regista Dallas Jenkins, le cui prime edizioni sono andate in onda
doppiate in italiano in chiaro su Tv2000, è un progetto partito dal basso negli Stati Uniti (finanziato
tramite un crowdfunding da record mondiale, ben $ 10.000.000 raccolti solo per la prima serie) e
lanciato nel 2019 gratuitamente sul web, che ha raggiunto finora numeri da record: oltre
200.000.000 di spettatori, più di 770.000.000 di visualizzazioni di singoli episodi, e conta più di
12.000.000 di follower sui social media. Ha una fan base mondiale oltre i 110.000.000 di persone,
parte delle quali sono proprio in Italia, nazione in Europa con il più alto numero di app scaricare ed
oltre 3.000.000 di episodi visti.

Per supportare l’uscita di questa serie per la nuova stagione di ‘The Chosen’ a fine maggio è uscito
il singolo ‘Senza te non si può fare’, in cui per la prima volta in Italia una band cattolica (The Sun)
ed un cantante evangelico (Angelo Maugeri), i più seguiti nei loro relativi contesti, collaborano
insieme per un progetto straordinario.

Infatti in un articolo apparso all’interno del suo blog ‘Per Anime Libere’, Francesco Lorenzi,
cofondatore della band vicentina, ha riflettuto sul rapporto di Dio con Mosè, e viceversa: “Vedevo
di fronte a me in modo nitido come questa relazione parlasse al cuore di ogni uomo pronto a
guardarsi dentro per lasciarsi guidare oltre l’Egitto interiore, superando il deserto e giungendo alla
propria Terra Promessa. Così, parole e musica si sono mostrate in modo unitario, quasi come una
dichiarazione di fiducia, vicinanza e supporto dal Padre verso ognuno di noi”.

Incontrati nella città di Giacomo Leopardi su invito dalle Missioni Estere dei Cappuccini,
abbiamo chiesto il motivo per cui ‘senza Te non si può fare’: “Ognuno di noi è un tassello di un
grande progetto ed ogni progetto ha bisogno di ogni singola parte. Partendo dalla relazione che Dio
ha con Mosè e che Mosè ha con Dio, quell’esempio si ‘sposa’ con la vita che tutti noi. Tutti noi
dobbiamo fare la nostra parte ed essere quell’elemento senza il quale non si può compiere in pieno
il progetto di Dio”.

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Band cattolica e cantante evangelica: quale è il progetto?

“Il progetto è nato per supportare la produzione cinematografica della quarta serie ‘The Chosen’ in
italiano. Tale produzione nasce nel mondo evangelico e sta avendo buon successo anche nel mondo
cattolico. Da qui il desiderio di fare un ponte tra mondo evangelico e quello cattolico”.

Per quale motivo ha definito questa canzone una ‘benedizione’ per chi la ascolta?
“Nella vita di ognuno ci sono attese talvolta incomprensibili: momenti in cui dobbiamo decidere di
fare un passo indietro o in cui qualcosa a cui teniamo ci pare venga tolta vita o visibilità o
importanza. Ma se cerchiamo la volontà del Padre affinché diriga i nostri passi, se cerchiamo la Sua
volontà nelle scelte che compiamo, avviene poi che si manifestano meraviglie, che avevano solo
bisogno di un certo tempo per mostrarsi e della nostra personale adesione a quel tempo, proprio
come Mosè”.

Quindi ‘ostinato e controcorrente’?

“Il progetto è ‘ostinato e controcorrente’, come quello che tutto facciamo, cioè qualcosa di originale, che nel mondo musicale si vede sempre meno, perché c’è un grande appiattimento nelle produzioni ed anche nelle intenzioni. Lentamente abbiamo acquisito questo gusto di fare cose un po’ particolari, tal volte un po’ strane, ma molto belle e molto libere”.

Ed allora come si custodisce l’amore?

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“L’amore è un sentimento molto importante che cambia la vita di tante persone. Quindi trovare il
vero amore è difficile, ma importante è coltivarlo, in quanto vedo tante persone disperate alla
ricerca dell’amore, ma non lo cercano fino in fondo. Io sono stato fortunato, ma parte di quella
fortuna me la sono cercata attraverso la fatica”.

In quale modo comunicare la fede ai giovani?
“San Francesco di Assisi diceva di comunicare la fede attraverso i gesti e, se era proprio necessario,
di usare anche le parole. Da buon francescano cerco di mettere in pratica ciò, anche se confesso di
non riuscirci in pieno. Tante persone mi dicono, quando mi vedono, mi dicono che sono gli occhi
che parlano: cerco di comunicare la fede attraverso gli occhi”.

Uno sguardo, infine, alla Terra Santa, in cui avete fatto molti pellegrinaggi ed avete anche un progetto riguardante Gerusalemme:

“La Terra Santa è un capitolo aperto nella nostra vita e la sentiamo come una seconda casa. Ora c’è una grande sofferenza nel vedere quello che sta succedendo in una terra così importante per tutto il mondo cristiano".