Maria Odigitria “tiene fra le braccia il Salvatore nato per noi. Ecco l’evento d’amore al quale voi date testimonianza adorando l’Eucaristia, servendo il prossimo e camminando nella storia della vostra città. Perciò vorrei riflettere brevemente con voi su questi tre verbi: adorare, servire, camminare”. Così il Papa stamane, ricevendo in udienza i Membri dell’Arciconfraternita dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista dei Cavalieri di Malta, di Catanzaro.

Il primo verbo è adorare. “Specialmente in questo Anno santo – ha detto Francesco - vi invito a coltivare con grande impegno la preghiera personale e comunitaria. E sia questa la vostra forza, quella che rinnoverà costantemente il vostro antico sodalizio. Il fervore, infatti, custodisce la fraternità: dal Signore Gesù, che ci nutre con la sua vita e ci sostiene col suo Spirito, vengono tutti i doni, i carismi, i frutti di bene che rendono la Chiesa feconda e gioiosa”.

Poi il servire. “C’è uno strettissimo legame tra adorazione e servizio, che non dobbiamo mai dimenticare. Cristo è venuto nel mondo per servire: anche voi, come tralci uniti alla Vite, prolungate la sua carità quando state vicino ai piccoli e ai bisognosi con compassione e tenerezza.  Non dimenticare questo: compassione e tenerezza vicino ai piccoli, ai poveri. I tre verbi che indicano come è Dio con noi: vicinanza, compassione e tenerezza: Dio è vicino a noi, Dio è compassionevole, Dio è tenero. Allora la vostra testimonianza di devozione a Dio e di dedizione ai fratelli sarà luminosa per tutti, lungo il cammino”.

Infine camminare che – conclude il Papa – “ci ricorda che Gesù, la Via, ci chiama a seguirlo con perseveranza, tenendo accesa la fiaccola della fede durante il pellegrinaggio terreno. Vi esorto a proseguire con speranza sulla strada della generosità, lungo la quale il Signore vi accompagnerà sempre”.