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La Porta Santa della Basilica di San Paolo, un inno alla Trinità

Creata per il Giubileo del 2000

La Porta Santa di San Paolo |  | pd La Porta Santa di San Paolo | | pd

L'ultima delle Porte Sante di Roma che viene aperta per tradizione è quella di San Paolo Fuori le Mura.

Tre le porte di cui, al centro, la monumentale Porta in bronzo verde di Antonio Maraini che fu collocata nella Basilica nel 1931 e, a destra, la nuova Porta Santa in bronzo dorato, dello scultore Enrico Manfrini; è stata collocata in occasione del Giubileo dell’anno 2000.

Il bassorilievo illustra il tema della Trinità. Alla base della porta si legge in latino: Ad sacram Pauli cunctis venientibus aedem – sit pacis donum perpetuoquoe salus, è un bel distico augurale che augura  a quanti vengono nel santo tempio di Paolo sia concesso il dono della pace e della salvezza eterna.

La nuova Porta Santa è divisa in tre momenti salienti, sviluppati su tre fasce: quella bassa riguarda il Cristo, sullo sfondo c'è l'Arca della salvezza, l'umanità che va a Lui, immolato sulla croce con Maria. La fascia centrale è invece dedicata allo Spirito Santo e alla Pentecoste e al martirio di Paolo. Infine, nella fascia superiore, è rappresentata la misericordia di Dio Padre, con la resurrezione di Cristo, illustrata dalle parabole del Figliol prodigo e del Buon Samaritano.

Resta al suo posto la Porta bizantina, che una volta costituiva l'ingresso principale della Basilica, realizzata a Costantinopoli nel 1070 da due artisti, come testimonianza dell 'unità culturale tra i cristiani d' Occidente e d'Oriente.

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