Basti pensare ai computer o ai telefonini: progettati per salvare e arricchire il tempo, ne diventano spesso i suoi peggiori nemici.
Non ci si può, invece, sentire mai sperduti, persi o stanchi del tempo vissuto con Dio.
La Vergine Madre sta al cuore di questo tempo: a Dio è piaciuto far cambiare la storia e il nostro tempo attraverso di Lei, la Donna Immacolata del popolo eletto".
E poi la pienezza della fede. "Dove la Madonna è di casa il diavolo non entra. Dove c’è la Madre il turbamento non prevale, la paura non vince".
E poi c'è la culla : "Ogni pellegrino che varcherà la soglia della Porta Santa di questo primo santuario Mariano d’Occidente durante l’Anno Giubilare, si disporrà alla preghiera di fronte all’Icona della Madre di Dio, Salus Populi Romani, e di fronte alla Sacra Culla di Gesù e non potrà uscire di qui senza avvertire una sensazione particolare.
Sensazione e certezza che la Madre celeste è con lui. Ognuno ripartirà da qui con la sicurezza di essere accompagnato dalla grazia, dalla protezione, dalla cura e dalla tenerezza materna di Maria".
Il cardinale parla della effigie sacra della Salus è portata dagli angeli, "Maria, Madre di Dio e nostra Madre, come è stata decisiva nella pienezza del tempo, così è determinante per la vita di ogni cristiano. Perché nessuno meglio della Madre conosce i tempi e le urgenze dei figli".
E i primi pellegrini alla culla di Gesù furono i pastori. "Partendo dai campi in direzione dell’umile stalla di Betlemme, i pastori, in quella santa notte, racchiudono l’essenza del cristianesimo: mettersi in cammino per incontrare il Signore, seguire la Sua stella" ha detto Makrickas.
Infine il riferimento al Giubileo : "Tutti, senza distinzione, siamo chiamati a questa identica speranza. Tutti possiamo camminare in questa strada di speranza gioiosa. Tutti! E Maria è accanto a tutti, nessuno escluso. Come una mamma, Lei ama tutti i figli e se ne prende sempre cura". E per questo "Affidiamo oggi, all’inizio dell’Anno Giubilare – ancora una volta - alla Madre di Dio le nostre vite, il nostro tempo, perché ci conduca a Gesù: la pienezza del tempo, di ogni tempo, del tempo di ognuno di noi".
Assente l'arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore il Cardinale Stanisław Ryłko per problemi di salute.
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