Città del Vaticano , giovedì, 16. aprile, 2015 11:03 (ACI Stampa).
Cosa è l’obbedienza? Papa Francesco, nell’omelia mattutina alla Domus Sanctae Marthae, spiega che obbedire è “avere il coraggio di cambiare strada, quando il Signore ci chiede questo.” E attacca i “dottori della legge” che mettono in atto “una testardaggine” che li rende “chiusi”. E “questa chiusura del cuore li ha portati a non obbedire a Dio.
Papa Francesco prende spunto dalla Prima Lettura, tratta dagli Atti degli Apostoli, in cui i sacerdoti e i capi ordinano ai discepoli di non predicare più il Vangelo al popolo, perché “cresceva il numero dei credenti” di fronte alla predicazione dei discepoli. Quando li mettono in carcere, l’Angelo di Dio li libera, e questi ritornano a predicare il Vangelo. Il sommo sacerdote li minaccia. Pietro risponde: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini.”
Parole che i sacerdoti non capiscono, perché – dice il Papa – “questi erano dottori, sapevano tutto, e sono stati incapaci di riconoscere la salvezza di Dio.”
Si chiede il Papa: “Come mai questa durezza di cuore? Perché non è durezza di testa, non è una semplice testardaggine. E’ qui la durezza… E si può domandare: come è il percorso di questa testardaggine, ma totale, di testa e di cuore?”
La testardaggine viene – dice il Papa – dal fatto che “questi non non sapevano dialogare con Dio, perché non sapevano pregare e sentire la voce del Signore, e non sapevano dialogare con gli altri. ‘Ma perché interpreti questo così?’. Soltanto interpretavano come era la legge per farla più precisa, ma erano chiusi ai segni di Dio nella storia, erano chiusi al suo popolo, al loro popolo. Erano chiusi, chiusi.”