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L'Angelus di Papa Francesco, impariamo ad ascoltarci in famiglia

L'Angelus di Papa Francesco. Al centro delle sue parole l'importanza di ascoltarci in famiglia. La Santa Famiglia di Nazaret, modello per tutti

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Piazza San Pietro. L’Angelus di Papa Francesco. Poco prima l'apertura  della Porta Santa della Basilica di San Giovanni in Laterano. Papa Francesco prende spunto dal Vangelo di oggi che celebra la Santa Famiglia di Nazaret:  “È l’esperienza di una famiglia che alterna momenti tranquilli ad altri drammatici. Sembra la storia di una crisi familiare dei nostri giorni, di un adolescente difficile e di due genitori che non riescono a capirlo. Fermiamoci a guardare questa famiglia. Sapete perché la Santa Famiglia di Nazaret è un modello? Perché è una famiglia che dialoga, che parla. Il dialogo è l’elemento più importante per una famiglia! Una famiglia che non comunica non può essere una famiglia felice”.

E continua commentando sempre l’episodio del Vangelo: “È bello quando una madre non inizia con il rimprovero, ma con una domanda. Maria non accusa e non giudica, ma cerca di capire come accogliere questo Figlio così diverso attraverso l’ascolto. Nonostante questo sforzo, il Vangelo dice che Maria e Giuseppe «non compresero ciò che aveva detto loro» (v. 50), a dimostrazione che nella famiglia è più importante ascoltare che capire. Ascoltare è dare importanza all’altro, riconoscere il suo diritto di esistere e pensare autonomamente. I figli hanno bisogno di questo”.

Lo sguardo del Papa poi si rivolge alle famglie di oggi, quelle di tutti i giorni: parla del momento quotidiano dei pasti, “un momento privilegiato di dialogo e di ascolto in famiglia”: “È bello stare insieme a tavola e parlare. Questo può risolvere tanti problemi, e soprattutto unisce le generazioni: figli che parlano con i genitori, nipoti che parlano con i nonni… Mai restare chiusi in sé stessi o, peggio ancora, con la testa sul cellulare. Parlare, ascoltarsi, questo è il dialogo che fa bene e che fa crescere!”

Conclude poi con le immancabili domande ai fedeli: “Ci siamo ascoltati tra noi? Affrontiamo i problemi ascoltandoci a vicenda o ci chiudiamo nel mutismo, nel risentimento, nell’orgoglio? Ci prendiamo un po’ di tempo per dialogare? Quello che oggi possiamo imparare dalla Santa Famiglia è l’ascolto reciproco”. 

Infine, dopo la preghiera dell'Angelus e la Benedizione, gli Appelli. Il Papa saluta tutte le famiglie convenute in Piazza San Pietro e quelle "collegate da casa attraverso i mezzi di comunicazione". Poi ricorda le famiglie della Corea del Sud "che oggi sono in lutto per il drammatico incidente aereo" che ha visto 176 morti e 3 dispersi. Il Papa invita poi alla preghiera per le famiglie che vivono la guerra: quelle della "martoriata Ucraina, Palestina, Israele, Myanmar, Sudan". 

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