Città del Vaticano , domenica, 22. dicembre, 2024 12:30 (ACI Stampa).
Come già annunciato nel tardo pomeriggio di ieri dalla Sala Stampa della Santa Sede, Papa Francesco ha recitato l’Angelus domenicale da Casa Santa Marta. Una decisione dovuta all’intenso freddo che in questi giorni si è abbattuto su Roma, “unito ai sintomi del raffreddore manifestatisi nei giorni scorsi”: il tutto in vista dei numerosi impegni nell’agenda del Pontefice. Primo fra tutti, la Santa Messa della notte della Solennità del Natale per il 24 dicembre prossimo e l’apertura della Porta Santa per il Giubileo. Un Papa stanco e affaticato quello che appare sugli schermi di Piazza San Pietro.
Parla dell’incontro tra la Vergine Maria ed Elisabetta, Papa Francesco: definisce questo incontro “di due donne felici per il dono straordinario della maternità”. E continua: “Entrambe hanno tanto di cui gioire, e forse potremmo sentirle lontane, protagoniste di miracoli così grandi, che non si verificano normalmente nella nostra esperienza”. E continua: “Contemplare i segni prodigiosi dell’azione salvifica di Dio non deve farci sentire lontani da Lui, ma piuttosto aiutarci a riconoscere la sua presenza e il suo amore vicino a noi, ad esempio nel dono di ogni vita, di ogni bambino portato in grembo dalla sua mamma”.
Lo sguardo poi si rivolge ai fedeli presenti nella Piazza: “Vedo delle mamme coi loro bambini, e forse ce n’è anche qualcuna che è in “dolce attesa”. Per favore, non restiamo indifferenti alla loro presenza, impariamo a stupirci della loro bellezza e, come hanno fatto Elisabetta e Maria, benediciamo le mamme e diamo lode a Dio per il miracolo della vita!”.
In ultimo, un’esortazione: ricordiamoci “di esprimere sentimenti di gioia ogni volta che incontriamo una madre che porta in braccio o in grembo il suo bambino. E quando ci succede, preghiamo nel nostro cuore e diciamo anche noi, come Elisabetta: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo!»”.
Dopo la recita dell'Angelus, i consueti appelli del Pontefice. "Seguo sempre con attenzione e preoccupazione le notizie che giungono dal Mozambigo e desidero rinnovare a quell'amato popolo il mio messaggio di pace, di speranza e di riconciliazione". Poi ricorda la "martoriata Ucraina": forte l'appello al silenzio delle armi, almeno per il periodo di Natale. Il pensiero poi corre alla Terra Santa e al Medio Oriente: "Con dolore penso a Gaza, ai bambini mitragliati". Esprime vcinanza alla popolazione di Calenzano" per la recente tragedia di Calenzano".