Città del Vaticano , sabato, 21. dicembre, 2024 10:20 (ACI Stampa).
Inizia con il pensiero a Gaza il saluto per gli auguri di Natale alla Curia Romana di Papa Francesco.
"Ieri non hanno fatto entrare il Patriarca dice Francesco e vengono bombardati i bambini, questa non è guerra è crudeltà", dice a braccio all'inizio del discorso.
E proprio da un monaco di Gaza il Papa prende spunto per la riflessione, Doreteo di Gaza un monaco del VI secolo che parla del benedire e non maledire.
E su questo il Papa si sofferma parlando di umiltà e di "accusare se stessi" , del parlare bene negli uffici dove si lavora insieme, dei minutanti che lavorano silenziosi a scrivere benedizioni "che io firmo". Accusare se stessi - dice il Papa - è un mezzo indispensabili atteggiamento per dire no all'individualismo e si allo spirito comunitario, si deve essere custodi dell'altro e "ci aiuta per abbassarsi andare al sacramento della riconciliazione".
Per il Papa l'umiltà diventa quasi una virtù teologale. Torna sul chiacchiericcio e usa la espressione del gergo romano " le chiacchiere stanno a zero " anche se ne da una sua lettura.