Roma , venerdì, 20. dicembre, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Natale è arrivato, e con Natale la possibilità di regalare, e regalarsi, libri che da tempo si desidera leggere – e non si trova il tempo per farlo – o rileggere, far conoscere ad amici e parenti, senza contare che diffondere buone letture – e buona letteratura – sta diventando, a nostro parere, una vera e propria missione. Sono numerosi i sacerdoti che propongono la catechesi attraverso romanzi e poesie che diventano, così, anche un percorso interiore per rafforzare la fede, quando non addirittura schiuderla al nostro animo.
Perché non ritrovare, allora, le pagine scritte e dedicate da Luigi Giussani proprio a queste letture che diventano una vera e propria introduzione alla “scoperta” dello spirito cristiano nella bellezza della letteratura. Ecco allora la recente riedizione di "Le mie letture", pubblicato per la prima volta da BUR nel 1996. Il volume riunisce alcuni testi di letture “occasionali” tenute da Giussani su autori che si sono rivelati determinanti per la sua formazione umana e spirituale. Trattandosi di letture che si sono svolte per lo più in momenti di conversazione con i giovani, di tale contesto mantengono l’impronta parlata, pur riveduta e corretta dall'autore. Giacomo Leopardi, Giovanni Pascoli, Clemente Rebora, Dante Alighieri, Ada Negri, San Paolo, Paul Claudel, Tomas Eliot, Charles Peguy, e molti altri diventano così veri e propri incontri, non solo intellettuali, ma, in un certo senso, personali.
Nella vigilia di Natale si celebrerà l’apertura del Giubileo, un’occasione straordinaria anche storicamente parlando. I Giubilei, del resto, sono stati storia e hanno fatto la storia. Anna Maria Foli presenta la "Grande storia dei Giubilei". Dalle antiche origini ebraiche a oggi, un libro- viaggio alla scoperta di tutti gli Anni Santi della Chiesa attraverso notizie, aneddoti, documenti e curiosità per raccontare una tradizione millenaria fatta di spiritualità e devozione, ma anche di trionfalismi e contraddizioni.
Il Natale è tradizione e quella del presepio è la più antica, commovente e profondamente legata al significato religioso della festa, spesso stravolta dalle “maratone” consumistiche, dalle melensaggini che ne incrostano la vera bellezza. Allora "Natale a Greccio", è una lettura che può aiutare a recuperare questa luce autentica, partendo dalla constatazione inoppugnabile che il cristianesimo è un fatto che tocca la nostra esperienza in ogni sua espressione: lo aveva ben compreso, fino in fondo, san Francesco a Greccio, quando ha dato vita al primo presepe della storia. Del resto, basti pensare che Gesù ha passato tutta la Sua vita a portare salvezza a quelli che pensavano di non avere più nessuna via d'uscita, e Francesco, l'alter Christus, con la medesima misericordia percorre le strade di Greccio trasformandole in una pagina di Vangelo. E la storia di Mario Nicolò Mattina racconta, in modo originale, quello straordinario Natale del 1223 che non smette di prendere vita e sostanza proprio da allora.
Spazio alla letteratura più classica, anzi classica per eccellenza del Natale: parliamo di "Canto di Natale", il racconto di Charles Dickens, rivisitato in mille modi tra romanzi, film, serie tv, l’espediente dei fantasmi del passato, presente e futuro che portano il protagonista ad un cambiamento radicale è ormai diventato un topos narrativo. Lo scrittore si fa voce critica della società chiusa ed egoista, ma al tempo stesso riesce a diventare una delle voci più “incantatrici” del Natale.