La guerra è una “grave ferita inflitta alla famiglia umana”. Lo scrive il Papa in una lettera inviata al Nunzio Apostolico in Russia, l’Arcivescovo Giovanni D’Aniello, e pubblicata nel pomeriggio di oggi da Vatican News. Lo scorso 19 novembre il Papa aveva scritto una missiva analoga al Nunzio Apostolico in Ucraina, l’Arcivescovo Kulbokas, in occasione dei 1000 giorni di guerra.

Francesco ricorda “il dolore delle decine di migliaia di madri, padri e figli che piangono i propri cari caduti in guerra o sono angosciati per quelli dispersi, fatti prigionieri o feriti, siano essi militari o civili. Il loro grido si eleva a Dio, invocando pace al posto della guerra, dialogo al posto del fragore delle armi, solidarietà al posto degli interessi di parte, perché non si può mai uccidere in nome di Dio”.

“La dolorosa e prolungata durata di questa guerra – scrive ancora il Pontefice - ci interpella con urgenza, richiamandoci al dovere di riflettere insieme su come alleviare le pene di chi ne è colpito e ricostruire la pace”.

Il Papa assicura di avere “il cuore addolorato per le vite spezzate, le distruzioni e le sofferenze, e anche per la grave ferita inflitta alla famiglia umana da questa guerra.  Confido che gli sforzi umanitari rivolti ai più vulnerabili possano aprire la strada a rinnovati sforzi diplomatici, necessari per fermare la progressione del confitto e per raggiungere la tanto attesa pace”.