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Il miracolo 71 di Lourdes è avvenuto un secolo fa, Ma è stato riconosciuto solo ora

John Traynor | Foto di John (Jack) Traynor, il 71esimo miracolato di Lourdes | da X John Traynor | Foto di John (Jack) Traynor, il 71esimo miracolato di Lourdes | da X

Era il 1923 quando John Traynor, dell’arcidiocesi di Liverpool, si recò a Lourdes. Era un veterano della Prima Guerra Mondiale, aveva una parziale paralisi di entrambe le gambe dopo aver subito una operazione (una trapanazione, in gergo) per curare l’epilessia, che gli era stata procurata dalle ferite subite in una sparatoria che gli avevano anche fatto perdere l’uso del braccio destro.  A Lourdes, si immerse nel bagno per nove volte. Guarì completamente e improvvisamente. Ma c’è voluto oltre un secolo perché questa guarigione fosse riconosciuta, ed entrasse nella galleria dei miracoli attribuiti all’intercessione della Vergine di Lourdes.

Va aggiornato dunque il conteggio dei miracoli di Lourdes: 71 sono quelli riconosciuti finora, includendo quello di Traynor, in più di 140 anni di storia del Bureau Medicale, l’Ufficio di Osservazione Medica di Lourdes, oggi presieduto dal dottor Alessandro de Franciscis (è il 15esimo direttore).

Dal 1947, c’è un Comitato Medico di Lourdes, diventato nel 1954 un comitato internazionale, che oggi è presieduto dal vescovo di Tarbes e Lourdes Jean-Marc Micas e dal professore Olivier Jonquet.

Il bureau è lì per accertare fatti, più che per certificare miracoli, e una guarigione è giudicata miracolosa solo quando è rigorosamente e scientificamente inspiegabile. In quasi un secolo e mezzo di storia, sono state segnalate più di 70 mila presunte guarigioni miracolose, ma solo 71 sono state considerate miracoli. A volte ci vogliono molti anni. La guarigione di Bernadette Moriau, per esempio, è stata riconosciuta nel 2018 dopo dieci anni di analisi approfondita.

Perché, dunque, c’è voluto un secolo per riconoscere il miracolo di Traynor. Lo ha spiegato l’arcivescovo di Liverpool Malcolm McMahon, in una lettera diramata l’8 dicembre, che descrive la situazione nei dettagli.

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Spiega l’arcivescovo McMahon che della guarigione di John Traynor a Lourdes parlava un articolo dell’agosto 1993 del Catholic Pictorial, in cui si parlava della possibilità che la guarigione di Trayrno nel 1923 potesse essere dichiarata miracolosa.

Nell’articolo si leggeva che “da quando il veterano della Prima Guerra Mondiale è stato guarito istantaneamente e drammaticamente durante il primo pellegrinaggio arcidiocesano al santuario di Nostra Signora di Lourdes... molti hanno creduto indiscutibilmente che l'evento fosse miracoloso”.

L’allora arcivescovo di Liverpool Derek Worlock affermava inoltre che “non c'è dubbio che la gente di Liverpool creda che Jack Traynor sia stato guarito miracolosamente, e personalmente non esiterei a dichiarare la guarigione un miracolo se le condizioni fossero soddisfatte correttamente”.

L’arcivescovo McMahon sottolinea che “nonostante la convinzione popolare a Liverpool che la guarigione di John Traynor, dall'epilessia, dalla paralisi del braccio destro e dalla paraplegia, fosse miracolosa, non c'era mai stata una dichiarazione ecclesiastica ufficiale in tal senso”, e il tentativo di riconsiderare il miracolo fallì diverse volte, anche nel 1993, perché “si ritenne che non ci fossero prove contemporanee sufficienti per stabilire che la guarigione non era attribuile a interventi medici o non potesse essere spiegata secondo la scienza medica”.

Nel 2023, però, l’arcidiocesi di Liverpool ha tenuto un pellegrinaggio a Lourdes, e il direttore del Bureau Medicale Alessandro De Franciscis ha chiesto nell’occasione al dottor Kieran Moriarty, membro inglese del Comitato Medico Internazionale di Lourdes, di condurre una revisione del dossier di John Traynor conservato negli archivi di Lourdes.

McMahon spiega che “il dottor Moriarty ha individuato un rimando, nel fascicolo, a una relazione del dottor Vallet, l'allora presidente in carica del BdCM, che era stata pubblicata sul Journal de la Grotte nel dicembre 1926. Il dottor Vallet aveva visitato John Traynor nel luglio 1926, insieme ai tre medici (i dottori Azurdia, Finn e Marley) che avevano esaminato John Traynor a Lourdes nel 1923, sia prima che dopo la sua guarigione”.

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I quattro medici affermarono a conclusione del rapporto: “Riconosciamo e proclamiamo, insieme ai nostri Confratelli, che la dinamica di questa prodigiosa guarigione è assolutamente al di fuori e al di sopra delle forze della natura”.

Era un rapporto che non sembra sia stato mai inviato a Liverpool, e nessuna comunicazione su un possibile miracolo è stata inviata a Liverpool dal 1913 al 1946.

L’arcivescovo McMahon racconta che “il dottor Moriarty ha continuato le sue ricerche nei nostri archivi arcivescovili e altrove, raccogliendo un ampio dossier di prove, in particolare prove mediche contemporanee, relative alla guarigione di John Traynor. Questo dossier ci è stato inviato da monsignor Jean-Marc Micas, vescovo di Tarbes e Lourdes, durante l'estate”.

Insomma, “era chiaro che c'erano prove mediche sufficienti per riconsiderare la possibilità che la guarigione di John Traynor potesse essere dichiarata miracolosa. Di conseguenza, ho convocato una commissione canonica diocesana per esaminare il caso”.

Il 29 novembre, la commissione si è riunita a Liverpool, alla presenza del dottor Moriarty e del Dottor de Franciscis.

Conclude l’arcivescovo: “Considerato il peso delle prove mediche, la testimonianza di fede di John Traynor e la sua devozione alla Madonna, è con grande gioia che dichiaro che la guarigione di John Traynor, da molteplici e gravi condizioni mediche, deve essere riconosciuta come un miracolo operato dalla potenza di Dio per intercessione di Nostra Signora di Lourdes. Spero che nel febbraio 2025, durante l'Anno giubilare, si tenga una celebrazione appropriata nella Cattedrale metropolitana per segnare questo momento significativo nella storia della nostra arcidiocesi, aiutandoci tutti a rispondere alla chiamata giubilare a essere ‘pellegrini della speranza’.”