Assisi , martedì, 10. dicembre, 2024 12:30 (ACI Stampa).
Luci e note ad Assisi, la città di San Francesco. Si respira aria di Natale. Basterebbe fare un giro nelle vie della città per rendersene conto.
Ecco, che nella Piazza inferiore svetta l'albero di Natale - donato dal Comune altoatesino di Laion (BZ) - che è alto 12,5 metri. Anche quest’anno vi è legata un’importante iniziativa di carità: le palline che lo addobbano portano infatti il nome dei benefattori che con il loro sostegno permetteranno a tante famiglie in difficoltà di trascorrere un Natale sereno. L'albero è stato trovato a 1.100 metri di altitudine nel comune di Laion. E sotto, l'albero, il Presepe che quest'anno è stato realizzato a mano dagli artisti Filip Moroder Doss e Thomas Comploi e prende il nome di “Gesù pupilla di luce”. L’opera è in legno tiglio; composta da figure alte fino a 2,40 metri, per una larghezza complessiva di 10 metri e un peso di 1200 chili. E poi, l'immancabile videoproiezione sulla facciata della chiesa superiore della Basilica, completamente rinnovata, realizzata da EnelX grazie al sostegno del Comune di Assisi. Le immagini introducono alle prossime celebrazioni per gli 800 anni del Cantico delle creature del 2025.
Clou di tutto, il concerto di Natale (quest'anno alla sua XXXIX edizione) nella Basilica di San Francesco. Un concerto che diverrà anche un forte appello per la pace nel mondo. Il concerto si terrà il prossimo 14 dicembre 2024 alle 11 per poi essere trasmesso il giorno di Natale su Rai1. Ci saranno artisti di fama internazionale come: Amal Murkus, Ekaterina Bakanova, Franco Tangari e Itamar Zorman. Insieme a loro si esibiranno il Coro Maghini con il Maestro Claudio Chiavazza e l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta dal Maestro David Giménez. Una compagine artistica che vede Amal Markus, attrice e cantante, proveniente dalla Palestina. Per poi avere sul palco Ekaterina Bakanova, cantante d'opera, che ha origini russe e ucraine. Itamar Zorman, violinista israeliano. Le terre da cui provengono questi artisti sono tutte coinvolte nei conflitti che il mondo sta vivendo in questo particolare momento storico.
Ed è Fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento, ha sottolineare - in una nota della Sala Stampa del Sacro Convento - che "l’attuale contesto internazionale è per noi frati un appello alla condivisione e alla responsabilità. Insieme a diversi amici e partner abbiamo immaginato un’edizione del Concerto di Natale che fosse una testimonianza chiara che la pace è possibile, perché i popoli e le persone vogliono vivere in armonia e serenità".