Città del Vaticano , giovedì, 5. dicembre, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Un dono molto simbolico e insolito, quello che Papa Francesco ha dato a Nataša Pirc Musar, prsidente della Slovenia. Oltre ai consueti doni – i documenti papali, il messaggio per la Giornata Mondiale per la Pace di quest’anno firmato da lui personalmente – il Papa ha donato il libro Persecuted for the Truth: Ukrainian Greek Catholic Behind The Iron Curtain, a cura dell’Università Cattolica di Leopoli. È la prima volta che il Papa regala questo libro.
Spiega la presidente Pirc Musar ad ACI Stampa che “il libro non era pronto per me, ma quando abbiamo cominciato a discutere dell’Ucraina con il Santo Padre, e io gli ho mostrato il numero delle perdite umane, perché ho seguito tutto attraverso rapporti speciali, il Papa mi ha risposto: ‘Non è la prima volta nella storia che gli ucraini stanno soffrendo davvero’. E ha fatto riferimento alla carestia provocata da Stalin (l’holodomor, ndr) e mi ha detto che aveva ricevuto un libro sul tema, e ha chiesto di portarmelo”.
Ed è il segno che la conversazione non poteva che vertere sulla questione dell’Ucraina.
Sono stati 25 minuti di colloquio privato, molto cordiale, e molto intenso, in cui si è parlato principalmente di Ucraina, anche della situazione nei Balcani occidentali e della situazione a Gaza, nonché di quella che la presidente chiama “crisi climatica”, e non più cambiamento climatico, condividendo gli appelli del Santo Padre sul tema.
È la terza volta che la presidente Pirc Musar incontra Papa Francesco. C’era stata una prima opportunità dopo il funerale di Benedetto XVI, quindi un secondo incontro lo scorso anno nell’ambito di una visita in Italia e l’incontro con il presidente Mattarella. Si può dire che quella di oggi è stata la prima visita “di Stato” (anche se con caratteristiche protocollari diverse) della presidente da Papa Francesco.