Roma , mercoledì, 4. dicembre, 2024 12:30 (ACI Stampa).
"Riprendo le parole del Santo Padre indirizzate ai Cardinali eletti il 6 ottobre: occhi alti, mani unite, piedi nudi. Desidero farle mie nell’impegno che mi attende da qui in avanti; a tutti chiedo di pregare affinché il Signore mi custodisca in questi tre atteggiamenti, rendendomi un pastore orante, generoso e povero". Lo scrive il Vicario Generale della Diocesi di Roma, Monsignor Baldassare Reina, nella lettera inviata ai fedeli di Roma in vista del concistoro di sabato prossimo, durante il quale sarà creato dal Papa Cardinale di Santa Romana Chiesa.
Dopo il concistoro - scrive l'Arcivescovo Reina - "al Vicario sarà chiesto di collaborare con il Santo Padre all’interno del Collegio Cardinalizio, unendo il servizio alla Chiesa universale con quello alla Chiesa locale, all’interno di un paradigma di comunione. Tutto ciò che ha una valenza ecclesiale ha un orizzonte che supera il riferimento alla singola persona. Dal momento in cui ho appreso la notizia della mia creazione a Cardinale ho sentito che dentro il mandato di Vicario vi fosse un riferimento a tutti i cristiani di Roma; ed è per Voi che intendo svolgere la missione che mi è stata affidata".
Il futuro Cardinale Reina assicura l'impegno "ad essere come colui che serve, ad immagine di cui Colui che ha servito fino a dare la vita per tutti; servizio nella linea della comunione, del dialogo aperto, dello sguardo evangelico sulla città, dell’ascolto di ciò che lo Spirito dice alla Chiesa, della lettura dei segni dei tempi perché si realizzi, con maggiore efficacia, la pedagogia dell’Incarnazione. Ho sperimentato personalmente che è il Signore a condurre la storia; coloro che sono scelti sono fedeli alla missione affidata solo se non smettono di vivere intimamente uniti a Lui con profonda umiltà".
Infine Monsignor Reina si rivolge ai sacerdoti di Roma: "desidero ascoltarvi e servirvi. Riconosco quanto sia prezioso il lavoro pastorale di ciascuno di voi, spesso nascosto e svolto in contesti difficili. Voi sacerdoti siete la cucitura primaria di questa Chiesa; il mio servizio non potrà che essere a favore della comunione e della fraternità che il Maestro ci richiede. E a voi laici, impegnati nelle varie realtà della nostra diocesi, assicuro la mia vicinanza, stima e gratitudine".