Città del Vaticano , lunedì, 2. dicembre, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Le conosciamo tutti le Guardie Svizzere. Anzi le riconosciamo nella loro sfolgorante divisa, ma forse un piccolo ripasso di storia è utile, sempre rileggendo le Note storiche dell' Annuario Pontificio.
Tutto inizia nel XIV secolo quando numerosi soldati svizzeri, con altri stranieri, erano al servizio della Santa Sede, come in altri Stati. "Dei tentati o effettuati reclutamenti in accordo con gli Stati Federali o i vari Stati Svizzeri, fatti da Sisto IV, si ricorda in particolare quello del 21 gennaio. 1480.
Ma l'idea della formazione di un Corpo stabile e disciplinato di soldati svizzeri regolari alle dirette dipendenze della Santa Sede, per l'immediata custodia della Sacra Persona del Sommo Pontefice e dei Sacri Palazzi è dovuta a Giulio II".
Il 21 giugno del 1505, il Papa comunica agli Stati della "Confederatis Superioris Alemanniae" di aver affidato l'incarico a Pietro Hertenstein (Peter von Hertenstein), "cubiculario nostro", di condurre a Roma 200 soldati svizzeri, "pro custodia palatii nostri", e concesse un lasciapassare per il viaggio, intestato al suddetto von Hertenstein quale condottiero, ed a Gaspare de Silinon o Sillinon (Kaspar von Silenen) quale capitano.
Da qui nasce la storia e la fedeltà della Guardia Svizzera, il 22 gennaio del 1506 arrivarono a Roma 150 soldati, passarono per la Porta del Popolo ed andarono a Piazza S. Pietro dove Giulio II li benedisse solennemente dalla Loggia della Basilica .