Città del Vaticano , venerdì, 29. novembre, 2024 11:30 (ACI Stampa).
Incontrando stamane la delegazione del Dipartimento di Odontoiatria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Papa Francesco prende spunto dal motto primum non nocere, secundum cavere, tertium sanare. Anzitutto non nuocere, quindi prenditi cura, infine guarisci.
Non nuocere, osserva il Pontefice, “obbedisce a un sano realismo: anzitutto si tratta di non aggiungere danni e sofferenze a quelli che il paziente già sta vivendo”.
Il prendersi cura – aggiunge – “è l’azione evangelica per eccellenza, quella del buon samaritano; ma va fatta con lo stile di Dio. Vicinanza, compassione e tenerezza. Inoltre, si cura la persona nella sua totalità, non solo una parte”.
Infine “guarisci: in questo voi potete assomigliare a Gesù, che guariva ogni sorta di malattie e di infermità tra la gente. Possiate essere contenti del bene fatto a chi è nella sofferenza”.
In conclusione un monito. Il Papa osserva che “la saggezza classica incontra oggi una tecnologia in rapido sviluppo, che non deve mai procedere senza deontologia. Diversamente, se trascura la dignità umana, che è uguale per tutti, la medicina rischia di prestarsi agli interessi del mercato e dell’ideologia, anziché dedicarsi al bene della vita nascente, della vita sofferente, della vita indigente. Il medico esiste per sanare dal male: curare sempre! Nessuna vita va scartata. Curare sempre. Vi esorto a coltivare una scienza che sia sempre a servizio della persona”.