Roma , martedì, 26. novembre, 2024 14:00 (ACI Stampa).
“Il mondo ha bisogno d'una nuova, lunga e profonda evangelizzazione. Occorrono mezzi proporzionati, e anime accese di fede” così scriveva già nel 1926 il Beato Giacomo Alberione. Seppur fosse ancora lontano il tempo della fondazione della Società San Paolo (.....) il sacerdote piemontese aveva già ben in mente quella che sarebbe divenuta la sua missione: evangelizzare attraverso la stampa, la radio, il cinema. Attraverso l’informazione.
Alberione è una delle figure più affascinanti della storia della Chiesa del ‘900. Una biografia che ha tutti i crismi di un romanzo. Giacomo Alberione nasce a San Lorenzo di Fossano, in provincia di Cuneo il 4 aprile 1884; quinto dei sette figli di Michele e Teresa Allocco: genitori contadini, quelli Alberione. I primi semi della sua vocazione sacerdotale a soli sei anni: è noto, infatti, l’episodio che vede la sua maestra protagonista assieme a lui di un particolare episodio biografico. Al momento in cui la maestra chiese ai suoi alunni che cosa avrebbero fatto da grandi, il piccolo Giacomo - senza pensarci minimamente - rispose: “Voglio diventare sacerdote”.
Entrò in seminario prima di Bra, poi in quello di Alba. Una data segnerà per sempre il suo cammino spirituale e umano: notte tra il 31 dicembre 1900 e il 1° gennaio 1901, il giovanissimo Giacomo, durante l’adorazione del Santissimo Sacramento, sente una forte spinta interiore che lo invita a compiere una missione “insieme agli altri” per diffondere la Parola di Dio. Giacomo capisce che il suo compito sarà quello di seguire le orme di San Paolo: la comunicazione della Parola di Dio, la sua vocazione.