Città del Vaticano , lunedì, 25. novembre, 2024 14:00 (ACI Stampa).
“Come sapete, il Documento finale della XVI Assemblea del Sinodo afferma che le famiglie sono luogo privilegiato per apprendere e sperimentare le pratiche essenziali di una Chiesa sinodale. A tal fine deve crescere in esse la consapevolezza di essere soggetti e non sono solo destinatari della pastorale familiare, responsabili per l’edificazione della Chiesa e dell’impegno nella società”: questo il saluto del Papa alla Comunità Accademica del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia ricevuta in udienza stamane.
“Sappiamo quanto il matrimonio e la famiglia siano decisivi per la vita dei popoli”, così ha continuato Papa Francesco. “Da sempre la Chiesa se ne prende cura, li sostiene e li evangelizza. Purtroppo, ci sono Paesi in cui le autorità pubbliche non rispettano la dignità e la libertà cui ogni essere umano ha inalienabile diritto quale figlio di Dio. Spesso vincoli e imposizioni pesano soprattutto sulle donne, costringendole in posizioni di subalternità”, ha precisato Papa Francesco.
E continua: “Nel piano della salvezza non c’è discriminazione tra l’uomo e la donna: entrambi appartengono a Cristo, sono discendenza di Abramo ed eredi secondo la promessa. Mediante Gesù siamo tutti «liberati dal peccato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall’isolamento e il Vangelo della famiglia è gioia che riempie il cuore e la vita intera”. Poi, focalizza l’attenzione sul sacramento del Matrimonio che “è come il vino buono che viene servito alle nozze di Cana”.