Doha , mercoledì, 24. febbraio, 2016 9:00 (ACI Stampa).
C’è bisogno “ora più che mai” di dialogo interreligioso. Ne è convinto il Cardinal Jean Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che è intervenuto a Doha alla XII conferenza sul dialogo tra le fedi intitolata “Sicurezza spirituale e intellettuale alla luce delle dottrine religiose”.
Il Cardinal Tauran ha sottolineato che “tutte le religioni insegnano la fraternità, la pace, la solidarietà con i più deboli, la giustizia, dignità della persona umanana, la stima per la famiglia e il rispetto delle risorse naturali del Pianeta”. Per questo “Ebrei, cristiani e musulmani sono sempre più consapevoli che insieme possiamo rimediare alla sordità della società moderna nei confronti di Dio”.
C’è insomma, bisogno di dialogo, oggi più che mai, “anche nel problematico contesto di oggi”, in modo da suggerire, attraverso gli incontri “un lavoro comune”. E va fato perché “mai come oggi, almeno in tempi moderni, le religioni hanno occupato così tanto spazio nel dialogo pubblico. Basti vedere nelle edicole degli aeroporti, dove sono esposti moltissime riviste e libri sulla spiritualità e la religione”.
Eppure, “le religioni fanno paura a causa degli atti barbarici di violenza” perpetrati da chi si dice “ispirato dalla violenza”.
Il lavoro del Pontificio Consiglio del Dialogo Interreligioso è quello di mostrare che il radicalismo violento di certo non è parte della fede. Per questo, nel mezzo degli efferati crimini dell’auto-proclamato Califfato, il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso diffuse una dichiarazione in cui si chiedeva ai partner del dialogo di prendere una posizione netta contro la perpetrazione della violenza. Per questo, ad aprile 2015, lo stesso Pontificio Consiglio reiterò che il dialogo con l’Islam era non solo possibile, ma anche necessario.