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L’ecumenismo alla Facoltà Teologica di Capodimonte, a 60 anni dalla promulgazione della Unitatis reditengratio

In un mondo sempre più globalizzato la mappa ecumenica sta cambiando

Un momento del convegno |  | Facoltà Teologica di Capodimonte Un momento del convegno | | Facoltà Teologica di Capodimonte

A 60 anni dalla pubblicazione del decreto Unitatis redintegratio la Facoltà Teologica di Capodimonte ha organizzato un Convegno sull' Unità dei cristiani la giornata si è articolata in due sessioni e in una tavola rotonda, occasione per presentare testimonianze, ricerche e temi della “memoria ecumenica” del decreto nell’Italia Meridionale, così da lanciare la proposta dell’istituzione di un Centro Studi che si occupi del recupero e dello studio storico-teologico di questa memoria per l’oggi e il domani non solo delle Chiese cristiane.

"In un mondo sempre più globalizzato la mappa ecumenica sta cambiando", afferma il Decano della Facoltà Teologica di Capodimonte, prof. Antonio Foderaro, "e la stessa Chiesa è passata dall’essere prevalentemente “eurocentrica” a “mondocentrica” e a dialogare sempre più spesso con uomini e realtà diverse". D’altra parte, quello che Papa Francesco ha definito “ecumenismo del sangue” ha sollevato alcune urgenze e questioni diverse da quelle sollevate in precedenza. Restano necessarie, allora, le tre dimensioni del dialogo: il cosiddetto ecumenismo delle mani, della testa e del cuore,  cioè nelle questioni di cooperazione e giustizia sociale, nel dialogo teologico e nella promozione della preghiera e della propria conversione.

A differenza dell’ecumenismo praticato in passato, in cui lindifferentismo ecclesiologico prevaleva su altri principi, si propone ora una “diversità riconciliata”, in cui ognuno sa qual è la sua posizione rispetto agli altri, promuovendo il dialogo nellamore e nella verità. Gesti e dichiarazioni di vicinanza tra le diverse confessioni cristiane stanno diventando una felice routine. Come i suoi predecessori, Papa Francesco sta dimostrando che lecumenismo è una delle priorità del suo pontificato. Dopo il cammino percorso insieme, con la chiarezza di idee portata dal Concilio, lardore missionario dellattuale papa, la vita spesa dai martiri di tutte le confessioni e – soprattutto – con lazione dello Spirito, forse ci potranno essere interessanti sviluppi ecumenici nei prossimi anni. L’appuntamento per è alla Facoltà Teologica di Capodimonte per una ripartenza veramente ecumenica.

I saluti istituzionali di mons. Gaetano Castello, Vescovo ausiliare di Napoli e di mons. Donato Oliverio, Vescovo dell’Eparchia di Lungro. Tra i relatori  mons. Andrea Palmieri del Dicastero vaticano che si occupa dell’Unità dei cristiani.

Il Convegno, che conta la partecipazione di relatori di diverse comunità cristiane, si propone di presentare l’attualità del decreto Unitatis redintegratio del Concilio Vaticano II nel 60° anniversario della sua promulgazione (21 novembre 1964). Nel contempo, in un clima di sincerità e fiducia, si cercherà di riflettere sugli sforzi compiuti negli ultimi sessant’anni e su quelli ancora da fare per arrivare a una vera unità dei cristiani.

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