Si chiama "Memorandum of Understanding" o più semplicemente accordo quello che viene siglato domani tra la Biblioteca vaticana e il Regno del Bahrain. E si richiama al Documento sulla Fratellanza umana del 4 febbraio 2019, all’enciclica Fratelli tutti del 3 ottobre 2020 e alla visita del Santo Padre Francesco in Bahrain del 3-6 novembre 2022, mira a rafforzare le relazioni tra il Vaticano e il Regno del Bahrain, con l’obiettivo di stabilire e alimentare reciprocamente una proficua collaborazione culturale e scientifica.

In occasione dell’incontro internazionale fra i rappresentanti di alcune delle principali biblioteche del mondo "Conservata et Perlecta Aliis Tradere. Biblioteche In Dialogo – Libraries In Dialogue", organizzato dalla Biblioteca Apostolica Vaticana da oggi al 16 novembre, il 15  in rappresentanza di Sua Maestà il re Hamad bin Isa Al Khalifa, il Dr. Majed bin Ali Alnoaimi, Ministro degli Affari Pubblici del Bahrain, sottoscriverà con l'arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, Archivista e Bibliotecario di S.R.C. un accordo di collaborazione fra la Biblioteca Apostolica e la King Hamad Digital Library che prevedrà il sostegno, da parte del Regno del Bahrain, alla progettazione e realizzazione di un innovativo modulo di scheda di restauro, alla catalogazione e alla conservazione del patrimonio culturale di lingua e provenienza araba custodito nella Biblioteca Apostolica, e all’organizzazione di progetti congiunti volti alla promozione e disseminazione culturale e scientifica di questa preziosa eredità culturale che la Biblioteca conserva.

Il memorandum firmato con il Bahrain dimostra che due istituzioni con appartenenze culturali e religiosi diversi possono lavorare insieme per valorizzare i tesori e il patrimonio dell'umanità che ciascuna custodisce, spiega Zani e don Mauro Mantovani, Prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, ricorda che  “l’avvio di questa collaborazione è il risultato di un dialogo assai fruttuoso ed intenso che si è avvalso fin dall’inizio del prezioso contributo dei “Les Amis de la Bibliothèque Vaticane” e che ha portato all’elaborazione di un progetto assai significativo che avrà un rilievo internazionale per quanto concerne il modulo delle schede di restauro, e all’individuazione di 15 specifici manoscritti per i quali si prevede durante l’anno 2025 il restauro e la digitalizzazione della maggior parte di essi".