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Il Cardinale Zuppi: "Garantire condizioni dignitose nelle carceri"

Il presidente della CEI: "Per le pene alternative al carcere c’è bisogno delle necessarie coperture"

Il Cardinale Zuppi |  | Daniel Ibanez CNA Il Cardinale Zuppi | | Daniel Ibanez CNA

Il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha partecipato ieri a Roma al convegno “Giustizia e speranza: la comunità cristiana tra carcere e territorio” organizzato da Caritas italiana.

La sicurezza – ha detto il porporato - non è un tema che possiamo regalare agli sceriffi di turno. il discorso sulla sicurezza ci interessa molto. Oggi dobbiamo generare cultura e capacità di lettura e comprensione dei fenomeni”.

Secondo il Cardinale Zuppi il giustizialismo “è la cosa più offensiva e pericolosa per la giustizia ed il cattivismo rende ignoranti e inconsapevoli. Dobbiamo lavorare ancora molto per garantire condizioni dignitose nelle carceri”.

Poi un passaggio sul tema delle pene alternative al carcere: devono rappresentare una alternativa “nel senso vero del termine, ossia tendere alla rieducazione. Ma per questo c’è bisogno delle necessarie coperture”.

Secondo l’Arcivescovo di Gorizia e presidente della Caritas Italiana, Monsignor  Carlo Roberto Maria Redaelli “scontare una pena fuori dal carcere, ove possibile, è prima di tutto conveniente per la comunità: la recidiva diminuisce, i costi diminuiscono, le persone possono riprendere il corso di una vita regolare e diventano cittadini attivi. Uscire dal carcere il prima possibile significa limitare gli effetti negativi della detenzione e delle condizioni dei luoghi di reclusione sulle persone e sulle relazioni affettive”.

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