Città del Vaticano , sabato, 9. novembre, 2024 12:30 (ACI Stampa).
“Il vostro incontro è di particolare interesse per la Chiesa, che San Paolo VI chiamava «esperta in umanità». Un’espressione, questa, bella ed esigente, che richiede sempre impegno perché si possa attuare nella nostra opera educativa. A questo proposito, ricordo che nel film “L’attimo fuggente” si racconta l’arrivo in un rinomato collegio di un insegnante con un metodo molto originale. Questo professore di letteratura inizia la prima lezione con un “colpo di scena”: invita gli studenti a salire sui banchi e a guardare la classe da un altro punto di vista. L’episodio rivela che cosa dovrebbe essere l’educazione: non solo trasmissione di contenuti, ma trasformazione della vita”. Con queste parole Papa Francesco ha salutato i partecipanti al V Simposio Universitario “Service-Learning e Patto Educativo Globale” (promosso e organizzato dall’Università Lumsa e Scuola di Alta Formazione “Educare all’Incontro e alla Solidarietà - Eis”, in accordo con il team di coordinamento Uniservitate di Buenos Aires e con il sostegno del Dicastero per la Cultura e l’Educazione) ricevuti stamane in Udienza nel Palazzo Apostolico.
Papa Francesco poi fa riferimento alle parabole di Gesù: “Raccontandole, il Signore non parla in modo astratto, che può essere compreso solo da un’élite, bensì in modo semplice e accessibile a tutti”. Precisa che “Gesù mira a far sì che l’ascoltatore non rimanga solo destinatario del messaggio, ma si metta in gioco in prima persona”.
E aggiunge: “Per una scuola o un’università, essere “cattolica” non aggiunge un semplice aggettivo onorifico al proprio nome, ma significa l’impegno a coltivare un caratteristico stile pedagogico e una didattica coerente con gli insegnamenti del Vangelo”.