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Vedere, gustare, disegnare e respirare la spiritualità di Sant' Ignazio di Loyola

Tornano gli appuntamenti a Roma e Milano

Disegnare alla scuola di Ignazio |  | gesuiti.it/vedere-e-gustare-disegni-e-meditazione-nelle-chiese-dei-gesuiti Disegnare alla scuola di Ignazio | | gesuiti.it/vedere-e-gustare-disegni-e-meditazione-nelle-chiese-dei-gesuiti

Anche in questo autunno torna vedere e gustare, disegno dal vero e meditazione nelle chiese gesuitiche di Roma e quest’anno anche a Milano.

Il prossimo appuntamento Romano è per il 10 novembre dalle ore 10.30 alle 13 torna Vedere e gustare nella chiesa di Santo Stefano Rotondo, chiesa del Collegio Germanico della Compagnia di Gesù. Via di Santo Stefano Rotondo 7

I laboratori sono promossi da Itinerari Ignaziani del Centro Ignaziano di Spiritualità della Provincia Euro-Mediterranea della Compagnia di Gesù in collaborazione con Pietre vive  con le Rettorie della Chiesa del SS. Nome di Gesù a Roma, di Sant’Andrea al Quirinale a Roma, di San Fedele a Milano e l’azienda Fabriano. Consistono in un primo momento introduttivo dedicato all’importanza della visione nella spiritualità di sant’Ignazio di Loyola e nella comprensione dell’arte gesuitica per arrivare a regalare tutto il tempo al disegno dal vero che viene proposto come esercizio di meditazione ispirato alla meditazione ignaziana. I laboratori sono gratuiti. Non sono richieste capacità grafiche particolari: l’importante sarà il processo e non il risultato grafico. La carta sarà fornita dalla Fabriano su un blocco rigido, mentre le matite o altro materiale con cui disegnare o dipingere, deve essere portato dagli stessi partecipanti tenendo presente che non saranno disponibili tavoli né cavalletti.

Ogni edizione è un piccolo successo e i racconti di chi ha partecipato ne sono testimonianza.

"L’idea nasce da due considerazioni: da un lato l’importanza che ha il luogo nella preghiera ignaziana, la famosa capacità di composizione di luogo di cui parla Ignazio, lo spazio come aiuto alla preghiera. Grazie al patrimonio che la Compagnia ha messo a punto nel corso dei secoli a Roma i gesuiti hanno lasciato un’impronta in un patrimonio di chiese di una bellezza eccezionale, che non sono solo i più famosi – il Gesù, sant’Ignazio, sant’Andrea, ma anche l’oratorio del Caravita, sant’Apollinare al collegio Germanico, santo Stefano Rotondo, san Vitale, … – un patrimonio di luoghi di culto frutto o contaminati dalla spiritualità ignaziana. E che però non si percepiscono in modo unitario", spiega Francesca Giani, coordinatrice degli Itinerari Ignaziani. "L’altro elemento è la disponibilità del Centro Ignaziano Spiritualità (CIS) e dei rettori delle chiese gesuitiche a far vivere questo evento con la collaborazione dall’azienda Fabriano, leader storica nella produzione di carta". Si tratta di trasportare il metodo della meditazione ignaziana proposta negli Esercizi Spirituali nel disegno. "L’importante non è il risultato, il disegno in sé, che è una pratica proposta a tutti, ma il fatto che il disegno costringe a osservare, a porsi in relazione a qualcosa e entrare in contatto con la propria interiorità e spiritualità. Le persone scelgono un soggetto, un luogo, suggerito per esempio dal nome di Gesù. Ci si ferma, si chiede una grazia, si contempla il tema, si fa il disegno e si conclude con un colloquio e. È lo stesso percorso degli esercizi spirituali".

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E i risultato sono sorprendenti: "Le persone sono stare grate di avere avuto tempo di osservare questa bellezza e di mettersi in relazione. Ci sono state persone venute più volte, persone che frequentano Itinerari Ignaziani, ma anche altri arrivati con il festival Fabriano. Quasi tutte donne, su 120 solo 10 uomini. Da 28 a 70 anni. Provenienze diverse, tanti professori di disegno, alcuni artisti, ma anche persone non addette ai lavori. Mi ha colpito una consacrata, oltre i 50 anni, una donna che prima di entrare in convento disegnava, poi ha smesso ed era contenta di aver ripreso il disegno dopo 30 anni". Alla fine della sessione di disegno si torna a casa con la voglia di rifarlo "gente che era a digiuno degli Esercizi è stata entusiasta. È un’esperienza di apostolato: "una persona mi ha detto: “Io la Chiesa non la cerco, ma se mi viene a cercare rispondo”. È un terreno fertile, di nicchia, molto bello. E restituisce visibilità al patrimonio di chiese e spiritualità costruito con intelligenza artistica e spirituale dalla Compagnia di Gesù per raccontare la bellezza del Vangelo".

Prenotazioni e info tramite email info.itinerari.ignaziani@gmail.com