Città del Vaticano , giovedì, 9. marzo, 2017 16:00 (ACI Stampa).
La "statio" di oggi è dedicata a San Lorenzo, il dicono romano tra i santi più venerati nella città vittima delle perssecuzioni di Valentianiano Dall’ Esquilino ci si spsota al Viminale in questo giovedì alla chiesa di San Lorenzo in Panisperna. Pesando al martirio di Lorenzo Papa Gregorio II, nell’VIII secolo, scelse questa stazione nella chiesa qui costruita e denominata in "Panisperna" perché derivata dal nome della via dove veniva donato del pane ai pellegrini che partecipavano ai riti sacri.
La chiesa originale era certamente molto antica ed era denominata San Lorenzo in Formoso dal nome del pontefice dell'anno 896. Fu poi demolita e il Cardinal Sirleto nel 1573 ne chiese la ricostruzione a Francesco da Volterra che la iniziò nel XIV secolo.
Tra i gioielli un grande affresco del 1597di Pasquale Cati da Iesi, allievo di Michelangelo che volle riempire la parete principale con una rappresentazione dove in un primo piano si nota Lorenzo seduto sulla graticola non curante delle spasimo del corpo bruciato, ma in atteggiamento da vincitore. Anche l’ affresco di Antonio Bicchierai del 1750 raffigura il martirio del santo titolare.
La processione stazionale in questa chiesa deve affontare le scalette che portano nel luogo sotterraneo dove avvenne per tradizione il martirio. Di qui si prosegue su un piazzaletto quieto dove diventa melodioso ascoltare i frati francescani salmodiare in questo piccolo luogo dedicato allo "stauroforo" di Cristo.