Città del Vaticano , lunedì, 4. novembre, 2024 16:00 (ACI Stampa).
Lisa 26 anni della provincia di Padova e Mariana 21 anni di Reggio Calabria, sono le prime due "sanpietrine" in più di 500 anni di storia e attività della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. Provengono da studi artistici, e hanno frequentato la Scuola delle Arti e dei Mestieri.
E proprio questa Scuola inizia oggi la sua attività per venti allievi, giovani aspiranti scalpellini, marmisti, muratori, stuccatori, decoratori, mosaicisti e falegnami, con un percorso di studi artistici, che hanno superato le selezioni dei mesi scorsi.
La presenza delle donne non è nuova nella lunga e antica esperienza di lavoro e di arte della Fabbrica, ma in nessun caso finora maestranze femminili erano entrate in pianta stabile nel corpo dei sanpietrini, mentre da anni è consolidata la presenza di mosaiciste nello Studio del Mosaico Vaticano annesso alla Fabbrica.
In passato, a partire dal 1500, venivano impiegate come lavoratrici vedove e orfane, soltanto a cottimo o per collaborazioni sporadiche. La Fabbrica garantiva loro le stesse condizioni economiche e di trattamento lavorativo assicurate agli uomini. Fino ad oggi, però, nessuna era riuscita ad entrare tra i sanpietrini.
Oggi Tredici ragazze e sette ragazzi tra i 18 e i 25 anni, provenienti da diverse regioni d'Italia, ma anche da Malta e dagli Stati Uniti, saranno accolti, insieme ai docenti, nella Sala capitolare della Sagrestia Vaticana. Ai saluti del cardinale Mauro Gambetti, presidente della Fabbrica di San Pietro e del Direttore della Scuola, padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti, seguiranno gli interventi della dottoressa Emilia Rio, direttore operativo della Fabbrica di San Pietro e della dottoressa Assunta Di Sante, responsabile scientifica della Scuola.