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Fabbrica di San Pietro, al via la terza edizione della Scuola delle Arti e dei Mestieri

Per la prima volta in 500 anni due donne saranno "sanpietrine"

Lisa e Mariana |  | Fabbrica di San Pietro
Lisa e Mariana | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. |  | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. |  | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. |  | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. |  | Fabbrica di San Pietro
La Scuola delle Arti e dei Mestieri. | Fabbrica di San Pietro

Lisa 26 anni della provincia di Padova e Mariana 21 anni di Reggio Calabria, sono le prime due "sanpietrine" in più di 500 anni di storia e attività della Fabbrica di San Pietro in Vaticano. Provengono da studi artistici, e hanno frequentato la Scuola delle Arti e dei Mestieri.

E proprio questa Scuola inizia oggi la sua attività per venti allievi, giovani aspiranti scalpellini, marmisti, muratori, stuccatori, decoratori, mosaicisti e falegnami, con un percorso di studi artistici, che hanno superato le selezioni dei mesi scorsi.

La presenza delle donne non è nuova nella lunga e antica esperienza di lavoro e di arte della Fabbrica, ma in nessun caso finora maestranze femminili erano entrate in pianta stabile nel corpo dei sanpietrini, mentre da anni è consolidata la presenza di mosaiciste nello Studio del Mosaico Vaticano annesso alla Fabbrica.

In passato, a partire dal 1500, venivano impiegate come lavoratrici vedove e orfane, soltanto a cottimo o per collaborazioni sporadiche. La Fabbrica garantiva loro le stesse condizioni economiche e di trattamento lavorativo assicurate agli uomini. Fino ad oggi, però, nessuna era riuscita ad entrare tra i sanpietrini.

Oggi Tredici ragazze e sette ragazzi tra i 18 e i 25 anni, provenienti da diverse regioni d'Italia, ma anche da Malta e dagli Stati Uniti, saranno accolti, insieme ai docenti, nella Sala capitolare della Sagrestia Vaticana. Ai saluti del cardinale Mauro Gambetti, presidente della Fabbrica di San Pietro e del Direttore della Scuola, padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti, seguiranno gli interventi della dottoressa Emilia Rio, direttore operativo della Fabbrica di San Pietro e della dottoressa Assunta Di Sante, responsabile scientifica della Scuola.

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Dopo la conoscenza dei luoghi e delle aule, i ragazzi saranno guidati alla scoperta della Basilica di San Pietro dal dottor Pietro Zander, responsabile della Sezione Necropoli e Beni Artistici della Fabbrica.

L’offerta formativa per il nuovo semestre, che terminerà l’ultima settimana di aprile 2025, prevede cicli di lezioni frontali, seminari, visite guidate, sopralluoghi di studio e, soprattutto, attività laboratoriali nelle officine della Fabbrica di San Pietro.

Quattro i corsi, per scalpellini e marmisti; mosaicisti; muratori, stuccatori e decoratori; falegnami.

I percorsi formativi hanno come obiettivi la crescita professionale e umana dei giovani artigiani e lo sviluppo delle abilità manuali, con l’apprendimento storico-artistico, la conoscenza dei materiali impiegati e l’acquisizione di competenze tecniche e tecnologiche.

La Scuola unisce all’aspetto pratico anche una componente umana e spirituale, con un approccio integrale che abbraccia tutte le dimensioni della persona. I ragazzi, infatti, condivideranno anche gli alloggi messi a disposizione gratuitamente per l’intera durata dei corsi, proprio nell’ottica di favorire anche la dimensione comunitaria e relazionale.

La Scuola è gratuita e il sapere viene trasmesso ai giovani aspiranti artigiani dalle migliori maestranze della Basilica. Per questo i corsi attivati sono essenzialmente quelli relativi alle mansioni storicamente più rilevanti presenti nella Fabbrica e che corrispondono in larga parte anche alle attività artigianali ancora richieste dall’edilizia contemporanea.

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