Roma , venerdì, 1. novembre, 2024 10:00 (ACI Stampa).
La vita, di per sé, è un mistero. Non c'è dubbio. E lo è ancora di più se parliamo della vita dei santi. Ma come avviene il percorso all’interno della Chiesa per proclamare un uomo/donna beato/a, santo/santa? In questo caso entra in gioco quello che viene chiamato ufficialmente “processo di beatificazione e canonizzazione”: la causa di beatificazione e canonizzazione riguarda un fedele cattolico che in vita, in morte e dopo morte ha goduto fama di santità o di martirio o di offerta della vita. Stiamo parlando di un vero e proprio adempimento all'interno della Chiesa, regolato da norme canoniche, ben precise. Le più recenti, quelle che vengono seguite oggi, sono contenute nella Costituzione Apostolica “Divinus Perfectionis Magister”, promulgata da Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983. Costituzione “aggiornata” recentemente con il Motu Proprio di Papa Francesco, “Maiorem hac dilectionem”, del 2017.
Per l’inizio di una causa di beatificazione è necessaria, prima di tutto, la cosiddetta “fama di santità” della persona, ovvero l'opinione comune della gente secondo cui la sua vita è stata integra, ricca di virtù cristiane. Questa fama deve durare e può ingrandirsi. Quelli che hanno conosciuto la persona parlano dell’esemplarità della sua vita, della sua influenza positiva, della sua fecondità apostolica, della sua morte edificante. Il “candidato” (così è denominato) per diventare ufficialmente Santo, deve essere prima Servo di Dio, poi Venerabile, poi Beato.
È chiamato Servo di Dio il fedele cattolico di cui è stata iniziata la Causa di beatificazione e canonizzazione. Il postulatore (cioè colui che perora la causa), appositamente nominato, raccoglie documenti e testimonianze che possano aiutare a ricostruire la vita e la santità del candidato. La prima fase inizia quindi con l’apertura ufficiale di una Inchiesta in Diocesi di riferimento e il candidato viene definito Servo/a di Dio. In questa fase, il postulatore cercherà di concentrare l’attenzione sulla eroicità delle virtù (fondamentali per poter preseguire il cammino giuridico). La ricostruzione viene fatta seguendo due strade: il postulatore ascolterà tutte quelle persone che hanno conosciuto la persona candidata; l’altra strada è quella di raccogliere documenti. Questa potrebbe definirisi una fase preliminare.