Roma , giovedì, 31. ottobre, 2024 18:00 (ACI Stampa).
“Le mie omelie non sono dirette contro nessuno. Sono dirette contro la menzogna, contro l'ingiustizia, contro l’abuso della dignità umana, contro certe azioni contrarie alla dignità umana e alla libertà umana; ma non attacco mai nessuno direttamente perché ritengo che ci sia un pò di bene in ogni essere umano, ma a volte l'uomo si lega molto fortemente al sistema del male e io piuttosto combatto contro il sistema del male e non contro l'uomo. Alla Santa Messa, preghiamo anche per coloro che si sono venduti alla menzogna, all'ingiustizia e alla violenza… Quando un uomo perde la speranza perde tutto. Allora è facile maltrattarlo. Le persone devono sapere che le loro difficoltà hanno un significato. Io sono continuamente in mezzo agli operai”.
Partiamo da questa intervista apparsa nel documentario prodotto da ‘Video Studio Gdańsk 1990’ su p. Jerzy Popieluszko per iniziare l’intervista con l’autore del libro ‘Jerzy Popieluszko: martire del comunismo’, Włodzimierz Rędzioch, con i testi del giornalista Grzegorz Górny, che descrivono la realtà dei tempi in cui visse e svolse il suo ministero, a 40 dal suo omicidio avvenuto il 19 ottobre 1984.
Il libro, che contiene le foto del fotografo polacco Janusz Rosikoń, si basa su 15 conversazioni che il vaticanista Włodzimierz Rędzioch ha condotto con i testimoni della vita e del martirio di Popiełuszko. Tra i suoi interlocutori ci sono parenti, parrocchiani e collaboratori, ma anche coloro che da una prospettiva diversa hanno osservato il suo cammino verso la santità come il card. Angelo Amato, prefetto emerito del Dicastero per le Cause dei Santi, che ha presieduto la cerimonia di beatificazione, ed il card. Stanisław Dziwisz, testimone del legame che legava il beato Popiełuszko e san Giovanni Paolo II.
Wlodzimierz Redzioch è un ingegnere polacco prestato al giornalismo: dal 1981 al 2012 ha lavorato all’amministrazione de L’Osservatore romano e dal 1995 collabora con il più diffuso settimanale cattolico polacco Niedziela, con il mensile americano d’ispirazione cattolica Inside the Vatican e con l’agenzia d’informazione Zenit. Per la sua attività di vaticanista nel 2000 ha ricevuto in Polonia il premio cattolico per il giornalismo ‘Mater Verbi’; mentre nel 2006 papa Benedetto XVI gli ha conferito il titolo di commendatore dell’Ordine di san Silvestro papa; è autore di diverse pubblicazioni.
Nell’udienza generale dello scorso 16 ottobre papa Francesco aveva invitato i fedeli polacchi a non dimenticare l’eredità spirituale e sociale di p. Popieluszko: ‘Questo Beato, che ha insegnato a vincere il male con il bene, vi sostenga nel costruire l’unità nello spirito della verità e del rispetto per la dignità della persona umana’. Come accogliere questo invito del papa?