Ciudad Juarez , mercoledì, 17. febbraio, 2016 20:50 (ACI Stampa).
“Che cosa vuole lasciare il Messico ai suoi figli?” La domanda del Papa è rivolta a tutto il mondo del lavoro in Messico, imprenditori e lavoratori riuniti a Ciudad Juarez nella ultima giornata del viaggio. Nel palazzo dello sport del Colegio de Bachilleres il Papa, di fronte a circa tremila persone, pone le domande chiare ad un mondo dove la giustizia sociale sembra una chimera.
Cosa vuole lasciare il Messico ai suoi figli? “Un ricordo di sfruttamento, di salari inadeguati, di molestie sul lavoro? O vuole lasciare la cultura della memoria del lavoro dignitoso, di un tetto decoroso e della terra per lavorare? In che cultura vogliamo vedere la nascita di quelli che ci seguiranno? Che atmosfera respireranno? Un’aria viziata dalla corruzione, dalla violenza, dall’insicurezza e dalla sfiducia o, al contrario, un’aria in grado di generare alternative, generare rinnovamento e cambiamento?”
Certo non è un progetto facile, "questo costa"dice il Papa e viene applaudito, ma continua “è peggio lasciare il futuro nelle mani della corruzione, della brutalità, della mancanza di equità. So che tante volte non è facile portare tutte le parti ad una trattativa, ma so che è peggio e si finisce per fare più danni con la mancanza di trattative e la mancanza di valutazione. So che non è facile poter andar d’accordo in un mondo sempre più competitivo, ma è peggio lasciare che il mondo competitivo determini il destino dei popoli. Questo è il caos. Il guadagno e il capitale non sono beni al di sopra dell’uomo, ma sono al servizio del bene comune. E quando il bene comune è piegato al servizio del profitto e il capitale è l’unico guadagno possibile, questo si chiama esclusione”.
Il Papa racconta di un vecchio operaio che diceva:ogni volta che mi siedo a negoziare perdo qualcosa ma guadagnano tutti.
E dei giovani che non sognano più, che vedono i genitori solo nel fine settimana . Questa è già cultura dello scorto, dice, e invece il Messico deve sognare, tutti devono mettersi a dialogare perdendo qualcosa ma guadagnando tutti.