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Sinodo, il documento finale approvato dal Papa fa parte del magistero

Monsignor Battocchio: "Il Santo Padre ha deciso conformemente a Episcopalis Communio sul documento finale. Il Papa ha deciso e se approvato da lui il documento finale fa parte del magistero"

La conferenza stampa finale |  | MM La conferenza stampa finale | | MM

“Il Papa non redigerà l’esortazione apostolica post-sinodale ma questo non vuol dire che non ci saranno momenti dove si esprimerà direttamente sulle linee proposte dall’assemblea. E’ un modo diverso. La sinodalità tocca tutti, non solo parrocchie e diocesi ma anche il ministero del Papa”. Lo ha detto il Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, aprendo la conferenza stampa conclusiva dei lavori della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Sull’annuncio del Papa circa la mancata pubblicata di una esortazione, è intervenuto anche Monsignor Riccardo Battocchio, Segretario Speciale: “Il Santo Padre ha deciso conformemente a Episcopalis Communio sul documento finale. Il Papa ha deciso e se approvato da lui il documento finale fa parte del magistero, non come testo normativo ma come delle linee sulle scelte che potranno essere fatte”.

Abbiamo proseguito la pratica dell’ascolto, è stato un guadagno. L’esperienza di questo anno è stata bellissima. Siamo in progresso, ci sono questioni che necessitano approfondimenti teologici o pastorali ma noi andiamo avanti e questo mi da molta speranza”, ha proseguito il Cardinale Grech.

Soddisfatto anche il Relatore Generale, il Cardinale Jean Claude Hollerich: “Lo scorso anno - ha ricordato - vi erano maggioranza e minoranza, quest’anno è cresciuta una realtà di essere chiesa insieme, è normale avere opinioni diverse su alcuni temi ma non abbiamo visto questo incontro come un incontro politico. Abbiamo vissuto la sinodalità, tutto quel che è nel documento esprime la sinodalità”.

Rispondendo alle domande il Cardinale Grech si è soffermato sul ruolo della guida nella Chiesa. “E’ il ruolo per eccellenza del pastore che però - ha spiegato il porporato maltese - va aiutato, condivide questa sua missione con presbiteri e laici. Però ci sono realtà, ci sono comunità parrocchiali dove non ci sono sacerdoti ma ad esempio una coppia di sposi” a gestire la vita ordinaria.

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Un altro elemento che ha sollevato perplessità è stato quello del ruolo dei gruppi di studio voluti dal Papa. “L’assemblea del Sinodo - ha detto il Cardinale Grech - ha sollevato molte tematiche ma non può risolverle tutte e quello dei gruppi è un aiuto, il Papa ha colto un grido, vuole che i gruppi lavorino come luogo sinodale. I gruppi devono consegnare al Papa i loro risultati”. 

“Nel documento finale - ha aggiunto Padre Giacomo Costa, Segretario Speciale dell’Assemblea - vi sono collegamenti molto forti del lavoro dei 10 gruppi. E’ un cammino che si intreccia, sul alcune questioni il Papa vuole un ascolto più un ampio”.

Non è mancato un riferimento poi al ruolo delle donne e al diaconato femminile. Con l’approvazione del documento finale da parte del Papa - ha sottolineato il Cardinale Hollerich - il “diaconato femminile resta una questione aperta. Non è una decisione pro o contro, ma una questione che rimane aperta”.