San Bonaventura e San Tommaso d’Aquino “continuano ancora oggi a rappresentare delle fonti di luce e di ispirazione per la Chiesa e per la cultura. Sono luminari per un approccio al sapere, e in particolare alla teologia, in cui si compenetrino e si nutrano reciprocamente la profondità intellettuale e la vita spirituale, la scienza e la sapienza, l’umiltà e la carità, nella disposizione a non trattenere per sé i frutti della speculazione, bensì a condividerli con generoso slancio pastorale e missionario”. Lo afferma il Papa nel messaggio inviato a Monsignor Vincenzo Zani, Bibliotecario e Archivista di Santa Romana Chiesa, in occasione della Mostra “Il libro e lo spirito”, allestita dalla Biblioteca Apostolica Vaticana nel 750° anniversario della morte di San Bonaventura da Bagnoregio e di San Tommaso d’Aquino.

I due Santi – osserva Francesco – “costituiscono una preziosa compagnia per ciascun pellegrino in cammino verso Cristo, tracciando un percorso descritto dal primo come via dell’intelligenza illuminata dalla fede, dal secondo come itinerario della mente, che dalla contemplazione del creato sale verso Dio”.

“La presente mostra – conclude il Papa - vuole contribuire a trovare oggi linguaggi e strumenti adeguati, affinché il pensiero dei due giganti della dottrina cattolica possa continuare a diffondersi, raggiungendo tutti. I due santi maestri ci insegnano a guardare alla felicità eterna come supremo frutto della sapienza, della scienza e della carità, spronandoci a farci pellegrini nella fede, perché la testimonianza credente possa essere nel mondo lievito di genuina speranza, fiamma che illumina tracciando un cammino”.