Città del Vaticano , giovedì, 24. ottobre, 2024 16:00 (ACI Stampa).
"Pratichiamo l'ascolto. Questa è una parola chiave molto, molto importante. Imparare a percepire gli altri nelle loro opinioni, anche nelle loro differenze, chiedendo ancora e ancora, davvero onestamente, lo Spirito Santo e facendolo anche per il gruppo e nel gruppo in cui sto lavorando. E poi parole chiave come trasparenza, responsabilità e valutazione sono parole importanti, che si traducono così: “Siamo trasparenti in quello che facciamo come Chiesa, rendiamo conto, in altre parole, diciamo quello che facciamo, perché lo facciamo, e valutiamo quello che facciamo, è anche sostenibile in termini di quello che vogliamo fare, cioè portare le persone a Cristo”" A dirlo ai microfoni di EWTN è il vescovo di Passau Stefan Oster SDB. Intervistato da Rudolf Gehrig il vescovo ha anche spiegato che non c'è un ordine del giorno nascosto: "Il fatto che le persone siano composte in modo così diverso e anche i responsabili del testo e anche i teologi in termini di competenza... È un processo aperto e ora abbiamo ricevuto il documento finale, la prima bozza, e potete vedere che tutto ciò che abbiamo discusso è stato incorporato".
In attesa di vedere il testo del documento finale il vescovo tedesco ripercorre la sue esperienza sinodale: "Prima di tutto, la mia esperienza del Sinodo dei giovani di qualche anno fa: Il documento finale difficilmente avrà un ruolo nella vita della Chiesa, perché lo consegniamo al Papa e il Papa prevedibilmente lo trasforma nella sua esortazione post-sinodale. L'Evangelii Gaudium è stato uno di questi documenti, ad esempio, o il Christus Vivit dopo il Sinodo dei giovani. Ciò significa che in seguito riceverà attenzione. Ma l'esperienza ha anche dimostrato che il Papa riprende gran parte di ciò che sarà contenuto nel documento finale. La parola “conversione”, o “conversione relazionale”, cioè il modo in cui viviamo il nostro rapporto con gli altri, è ora usata molto spesso nel documento finale. Se ci lasciamo davvero convertire l'uno dall'altro e dallo Spirito Santo, allora avremo davvero molto da guadagnare per la Chiesa di domani".