Città del Vaticano , martedì, 22. ottobre, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Quella che sarà presentata giovedì prossimo sarà la quarta enciclica del pontificato di Papa Francesco. Sarà intitolata Dilexit nos sull’amore umano e divino del Cuore di Gesù Cristo. Secondo le intenzioni del Papa – precisate dallo stesso Pontefice nel giugno scorso – si tratterà di una enciclica che raccoglierà “le preziose riflessioni di testi magisteriali precedenti e di una lunga storia che risale alle Sacre Scritture, per riproporre oggi, a tutta la Chiesa” il culto del Sacro Cuore di Gesù “carico di bellezza spirituale”.
La prima enciclica di Papa Francesco è in realtà frutto del lavoro di Benedetto XVI. Lumen Fidei – Luce della Fede – è la conclusione delle encicliche dedicate alle virtù teologali: Papa Benedetto infatti aveva pubblicato Deus Caritas Est e Spe Salvi. Papa Francesco – che pubblica Lumen Fidei il 29 giugno 2013 – nell’incipit scrive che Benedetto XVI “aveva già quasi completato una prima stesura di Lettera enciclica sulla fede. Gliene sono profondamente grato e, nella fraternità di Cristo, assumo il suo prezioso lavoro, aggiungendo al testo alcuni ulteriori contributi. Il Successore di Pietro, ieri, oggi e domani, è infatti sempre chiamato a "confermare i fratelli" in quell’incommensurabile tesoro della fede che Dio dona come luce sulla strada di ogni uomo”.
“Si è visto – si legge nel testo dell’enciclica - che la luce della ragione autonoma non riesce a illuminare abbastanza il futuro; alla fine, esso resta nella sua oscurità e lascia l’uomo nella paura dell’ignoto. E così l’uomo ha rinunciato alla ricerca di una luce grande, di una verità grande, per accontentarsi delle piccole luci che illuminano il breve istante, ma sono incapaci di aprire la strada. Quando manca la luce, tutto diventa confuso, è impossibile distinguere il bene dal male, la strada che porta alla meta da quella che ci fa camminare in cerchi ripetitivi, senza direzione. È urgente perciò recuperare il carattere di luce proprio della fede, perché quando la sua fiamma si spegne anche tutte le altre luci finiscono per perdere il loro vigore. La luce della fede possiede, infatti, un carattere singolare, essendo capace di illuminare tutta l’esistenza dell’uomo. Perché una luce sia così potente, non può procedere da noi stessi, deve venire da una fonte più originaria, deve venire, in definitiva, da Dio. La fede nasce nell’incontro con il Dio vivente, che ci chiama e ci svela il suo amore, un amore che ci precede e su cui possiamo poggiare per essere saldi e costruire la vita”.
La seconda enciclica di Papa Francesco è datata 24 maggio 2015 e si intitola Laudato sì, citazione del Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi.
Dedicata alla ecologia integrale, il Papa sottolinea il legame inscindibile tra l’umanità e la creazione. Francesco mette ripetutamente dai rischi derivati dalla mancata attenzione alla cura della casa comune.