Città del Vaticano , lunedì, 21. ottobre, 2024 19:01 (ACI Stampa).
Diaconato femminile sì, forse no. Meglio: ancora no. I tempi non sono maturi. Il “palcoscenico” del Sinodo di oggi è stato occupato principalmente da una comunicazione del Cardinal Víctor Manuel Fernández, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della fede, sullo scottante tema del diaconato femminile che all’interno del Sinodo è oggetto di dibattito soprattutto nel Gruppo di lavoro n.5. Il Cardinale ha spiegato, a braccio, durante la Congregazione generale di stamani che “che il Santo Padre ha espresso che in questo momento la questione del diaconato femminile non è matura ed ha chiesto che non ci intratteniamo adesso su questa possibilità. La commissione di studio sul tema è giunta a delle conclusioni parziali che faremo pubblicare al momento giusto, ma continuerà a lavorare”. Sintesi, non è possibile (almeno per il momento) concentrarsi troppo su tale questione. Dunque, altro ulteriore rimando. In fondo, può risultare assai complesso (e difficile) che una questione così delicata come quella in oggetto possa esser “risolta” in pochi giorni di lavoro. Forse, questa “appendice” al Sinodo potrà essere l’inizio di un qualcosa che si svilupperà più avanti? Vedremo. Capiremo
Intanto, giovedì prossimo, alle 16.30, il Cardinal Fernandez incontrerà tutti coloro che desiderano presentare “idee sul ruolo delle donne nella Chiesa”. Giovedì sarà giornata assai densa in Vaticano: la mattina, la presentazione della nuova Enciclica del Papa “Dilexit nos”, la quarta di Papa Francesco per “un mondo che sembra aver perso il cuore”; e nel pomeriggio, ecco giungere questo incontro che accoglierà le idee sullo spinoso tema del diaconato femminile. E così l’attenzione si sposta, semplicemente, sul ruolo delle donne nella Chiesa visto che - è sempre il Cardinal Fernández a dichiararlo - Papa Francesco “è molto preoccupato per il ruolo delle donne nella Chiesa e, prima ancora della richiesta del Sinodo, ha chiesto al Dicastero per la dottrina della fede di esplorare le possibilità di uno sviluppo senza concentrarci nell’ordine sacro”. Altre questioni, per il momento, premono di più alla Santa Sede, come ad esempio, “quando si è creato il nuovo ministero del catechista, il Dicastero per il culto divino ha inviato una lettera alle Conferenze episcopali» proponendo anche «quanto detto il Papa in Querida Amazonia sulle catechiste che sostengono le comunità in assenza di preti”. Ma solo pochissime Conferenze episcopali hanno recepito.
Intanto, alle 13,30, consueto briefing in Sala Stampa Vaticana con il Prefetto del Dicastero per la Comunicazione e presidente della Commissione per l’informazione del Sinodo, Paolo Ruffini, che ha informato che il Documento finale è stato consegnato oggi a tutti i partecipanti al Sinodo e, dunque, “siamo arrivati a un momento fondamentale”. A fare una sintesi della mattina sinodale di oggi è stata Sheila Pires, Segretario della Commissione per l’informazione, ricordando che “siamo nell’ultima settimana di questo Sinodo sulla sinodalità”. Una giornata iniziata con la celebrazione della Messa a San Pietro (con omelia del Cardinale Mario Grech, Segretario Generale del Sinodo) e la meditazione affidata al religioso domenicano, padre Timothy Radcliffe che ha ricordato all’assemblea che “la nostra missione è predicare e incarnare la libertà” del Vangelo. La libertà che è “la doppia elica del DNA cristiano. Prima di tutto, è la libertà di dire ciò in cui crediamo e di ascoltare senza paura ciò che dicono gli altri, nel rispetto reciproco”.
Al tavolo della Sala Stampa, presente, anche il Cardinal Matteo Maria Zuppi, Presidente della Cei, che ha concentrato il suo intervento sul tema del dialogo definito non “strumentale, ma fondativo della Chiesa stessa”. Lo sguardo di Zuppi si concentra sui tavoli tondi, che sono stati un po’ il segno iconico di questo Sinodo: tavoli per parlare e dialogare. Dialogo è sinonimo anche di ecumenismo. E di ecumenismo ha parlato soprattutto Suor Nathalie Becquart, sotto-segretaria della Segreteria generale del Sinodo: “Il Sinodo ci dà una nuova immagine di essere Chiesa”. L’ecumenismo guarda sempre alle chiese vicine e, allora, ecco allora intervenire al briefing Monsignor Manuel Nin Güell, Esarca apostolico per i cattolici di rito bizantino in Grecia, alla guida di una piccola comunità che comprende due parrocchie: una è la cattedrale ad Atene, l’altra a circa 500 chilometri a nord, vicino Salonicco, a Yannitsa.
Il Documento finale è stato consegnato. Ora, si entra nel vivo del Sinodo: capire quanta sinodalità ci sarà nel Sinodo sulla sinodalità. Il calembour, il gioco di parole, è d’obbligo.