Città del Vaticano , lunedì, 21. ottobre, 2024 18:00 (ACI Stampa).
Tra i molti ruoli un po' misteriosi che si svolgono nel Palazzo Apostolico c'è anche quello che svolge il Collegio dei Procuratori dei Palazzi Apostolici. La loro origine si perde nei primi anni della vita della Chiesa Roma, ma la prima menzione certa è dell'anno 1130,- come ricorda l'Annuario Pontificio- sotto il Pontificato di Innocenzo II.
Il loro compito era molto semplice, difendevano "le cause coram Sanctissimo e la difesa gratuita dei poveri. Da Benedetto XII, nel 1340, furono riuniti, contemporaneamente agli Avvocati Concistoriali, in due distinti Collegi".
Fu Papa Martino Va definire i requisiti necessari per la nomina a Procuratore di Collegio nel 1418 e Papa Leone X nel § 29 della Costituzione Post pastoralis offici del 13 dic. 1513 li cita.
Nei secoli i privilegi per il Collegio aumentarono e con Paolo III arrivarono ad avere un posto nelle Cappella Papale e nelle altre funzioni papali subito dopo gli Avvocati Concistoriali.
Furono San Pio X e Benedetto XV a richiamare il Collegio e fu Pio XI abrogò il privilegio della iscrizione nel Collegio di candidati non provvisti del titolo di Avvocato Rotale nel 1933. In pratica non solo un titolo onorifico, ma dei veri "procuratori". Tanto che ebbero il diritto di patrocinare le cause presso la Sacra Rota.