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Una mostra che parla della "via dell'Esychia", la quiete e il silenzio. Gli eremiti in Italia

In tutta Italia "sta viaggiando" una mostra davvero particolare, dedicata agli eremiti in Italia

Eremo carceri Assisi |  | wikipedia Eremo carceri Assisi | | wikipedia

In tutta Italia "sta viaggiando" una mostra davvero particolare, dedicata agli eremiti in Italia. Questa mostra si intitola "La via dell’Esychia. Viaggio tra gli eremiti in Italia" , l'artista è Eliana Gagliardoni e fino ad oggi si potrà visitare gratuitamente nella chiesa di San Cristoforo a Lucca. Ma certamente il tour non si arresterà.

A Lucca in particolare l'esposizione è stata dall’arcivescovo Paolo Giulietti, dalla Presidente del Centro Cultura Gemma Giannini e dal presidente della Cooperativa «In dialogo-Cultura e Comunicazione» Franco Brambilla.
Esychia è una parola greca e significa "quiete, silenzio" e l'artista ha voluto rendere protagonisti gli amanti per eccellenza del silenzio, gli eremiti. Tutti coloro che si rifugiano nella natura o nelle vette più alte proprio per scappare dal caos, dallo stress, dalla routine.

Gagliardoni vuole mettere a fuoco il silenzio, la preghiera incessante, la vita contemplativa. I quadri e le storie sono circa 12, tutti in bianco e nero.
“Dopo il primo incontro avuto con Don Raffaele Busnelli dell’Eremo della Breccia ho realizzato che tutti coloro che avrei successivamente conosciuto sarebbero stati individui ben lontani dall’ordinarietà, uomini e donne veri, autentici, cristallini; con uno spazio interiore accogliente ancor più vasto e sorprendente di quei bellissimi panorami ammirabili dai loro eremi,” si legge sulla prefazione della mostra da parte di Eliana Gagliardoni.

Anche il senso della mostra è l'artista stesso a spiegarlo: "è quello di introdurre alla conoscenza di una realtà di nicchia ma carica di messaggi per l’attualità e nello stesso tempo proporre qualche interrogativo e provocazione rispetto al ritmo della città".

In tutta Italia ci sono circa 200 eremiti, un numero anche in crescita, forse un segno di libertà dal consumismo e dal materialismo.

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